Al lavoro col pass falso, due licenziati nel Ferrarese

Il controllo di un Green Pass in una recente immagine d'archivio
Il controllo di un Green Pass in una recente immagine d'archivio. ANSA/FABIO CIMAGLIA

FERRARA. – Due licenziamenti nel Ferrarese nei confronti di dipendenti che hanno esibito Green pass falsi al momento del controllo all’ingresso in azienda. I casi, emersi nel giro di pochi giorni, riguardano due multinazionali, la LyondellBasell di Ferrara e la Berco di Copparo.

I due provvedimenti, di cui ha dato notizia La Nuova Ferrara, riguardano realtà che subito hanno applicato rigidi protocolli e controlli Covid, dovendo tra l’altro gestire un numero molto alto d’ingressi negli stabilimenti. Il caso LyondellBasell risale in realtà a più di un mese fa.

Coinvolge un dipendente che avrebbe tentato di entrare nello stabilimento esibendo un certificato verde con un nome diverso dal suo: la sorveglianza si è insospettita e alla richiesta dei documenti la discrepanza è subito emersa. LyondellBasell fa sapere di aver seguito scrupolosamente le regole, ha inviato una lettera di contestazione al dipendente e, dopo aver atteso le sue giustificazioni scritte, ha proceduto a completare l’iter consegnandogli la lettera di licenziamento.

Il lavoratore è stato segnalato alla Prefettura per le possibili conseguenze penali del suo atto: “La sua azione – fa sapere l’azienda – oltre alla violazione delle norme e all’inosservanza del protocollo condiviso, ha messo a rischio la salute dei colleghi”.

Il dipendente è iscritto a Filctem Cgil e dalla sigla sindacale traspare stupore per la decisione dell’azienda: “Ci riserviamo di valutare i fatti con il legale, al momento possiamo dire che il lavoratore in questione è risultato negativo ad un tampone rapido effettuato, su indicazione della stessa azienda, nel presidio medico di stabilimento, prima del controllo del pass”.

Intanto in Trentino, nell’ambito dell’indagine sul mercato di tamponi falsi a Pergine Valsugana e Trento, il pm Davide Ognibene ha chiesto e ottenuto il sequestro dei Green pass di 44 clienti dei centri diagnostici gestiti da un infermiere. I clienti risultano anche indagati per corruzione e falso e concorso in accesso abusivo a sistema informatico. Tra loro figurano impiegati, membri delle forze dell’ordine, insegnanti, un dirigente provinciale e personale sanitario.

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