Di Maio a Kiev: “Diplomazia unica arma per la pace”

Il minisstro degli affari esteri Luigi Di Maio (S) ed il suo collega ucraino Dmytro Kuleba (D) durante una conferenza stampa a Kiev, Ucraina
Il minmsitro degli affari esteri Luigi Di Maio (S) ed il suo collega ucraino Dmytro Kuleba (D) durante una conferenza stampa a Kiev, Ucraina, Archivio. ANSA/ EPA/SERGEY DOLZHENKO

KIEV.  – “In queste ore la diplomazia non debe fermarsi, è l’unica vera arma pacifica per evitare un conflitto. L’unica via da percorrere è quella che porta alla pace e alla stabilità”. L’Italia entra nella staffetta diplomatica che nelle ultime settimane ha visto leader e ministri occidentali fare la spola tra l’Ucraina e la Russia nel tentativo di scongiurare un conflitto ai confini orientali dell’Europa.

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è volato infatti a Kiev – giovedì andrà a Mosca – poco dopo una telefonata tra il premier Mario Draghi e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, e nel giorno dell’avvio del ritiro delle truppe russe ad est, primo segnale di distensione sebbene ancora sub iudice nelle cancellerie del mondo e nell’umore degli ucraini.

Draghi ha ribadito il sostegno italiano all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina e l’impegno per una soluzione sostenibile e durevole della crisi, mantenendo aperto il canale di dialogo con Mosca. Un sostegno che Zelensky “apprezza”, ha riferito in un tweet lo stesso presidente, mentre il suo ministro degli Esteri Dmitry Kuleba, attraverso Di Maio, ha invitato il presidente del Consiglio a recarsi di persona in Ucraina.

Nei colloqui di Kiev il titolare della Farnesina ha intravisto ancora “uno spazio per una soluzione diplomatica” da inserire “in un quadro più ampio di sicurezza europea”. E si è ripromesso di parlarne con il capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov, che vedrà dopodomani a Mosca. Tuttavia, ha spiegato Di Maio nelle brevi dichiarazioni alla stampa insieme a Kuleba nella sede del ministero a Kiev, l’Italia esaminerà le richieste del governo ucraino e, ove si rendesse necessario  “parteciperà ai meccanismi di deterrenza decisi in stretto coordinamento con gli alleati Ue e Nato”.

Speriamo non ce ne sia bisogno, è stato anche l’auspicio del ministro ucraino: “Ci auguriamo che l’Italia riesca a convincere la Russia a risolvere la situazione in modo pacifico”, ha affermato Kuleba, definendo Di Maio “un amico che ti è accanto quando sei in difficoltà, come fanno i veri amici e i veri alleati”.

E l’Italia la sua amicizia la dimostra anche non abandonando Kiev, ma al contrario lasciando aperta e “pienamente operativa” la propria ambasciata, mentre Stati Uniti e Canada stanno già spostando le loro a Leopoli. Contribuendo così, almeno nella percezione di Kiev, ad indebolire l’immagine dell’Ucraina nel momento più difficile.

(dell’inviata Laurence Figà-Talamanca/ANSA).

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