Perù, marea nera: Repsol chiede danni a petroliera italiana

Opeartori ambientali rimuovono petroleo nella spiaggia Cavero in Callao, Peru. ANSA/AFP/ Cris BOURONCLE /

MADRID.  – La multinazionale petrolífera spagnola Repsol considera che la causa dello sversamento in mare di migliaia di barili di greggio al largo di Lima, il 15 gennaio scorso, sia stato un “movimento brusco” della Mare Doricum, la nave battente bandiera italiana che lo trasportava: è quanto riportano l’agenzia di stampa Efe e il quotidiano El País, citando fonti vicine al caso.

Motivo per cui, aggiungono queste due testate giornalistiche spagnole, la compagnia ha intrapreso azioni legali volte a reclamare un risarcimento de danni ai proprietari e alla compagnia assicuratrice della petroliera, che stava effettuando operazioni di scarico del greggio presso la raffineria La Pampilla quando è avvenuto lo sversamento.

Come specificato da El País, Repsol starebbe pensando di chiedere un risarcimento “multimilionario”, anche se la cifra non è stata ancora precisata. La proprietaria del Mare Doricum è Fratelli D’amico Armatori Spa, secondo il sito web della compagnia stessa.

Il quotidiano spagnolo riporta che la tesi di Repsol è supportata da uno studio realizzato dalle società Inerco e Orbital Eos.

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