Governo: centristi e liberal si interrogano sul ruolo di Draghi

Presidente del Consiglio, Mario Draghi, partecipa al Consiglio europeo.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, partecipa al Consiglio europeo. (Ufficio Stampa e della Comunicazione della Presidenza del Consiglio)

ROMA. – Centristi doc, filo-centristi e liberal leggono in controluce le parole di Mario Draghi sul suo futuro politico e suoi no a qualsiasi iniziativa che lo vedrebbe come federatore della frammentata squadra della politica che pensa ad un ricompattato movimento dei moderati.

“La risposta di Draghi è stata ineccepibile”, spiega Bruno Tabacci. “Le elezioni del 2023 devono essere affrontate dalle forze politiche che oggi sono imbrigliate in due coalizioni costrittive e contraddittorie. Per superarle serve una legge elettorale proporzionale. Uno schieramento riformatore deve avere l’Europa e il Pnrr come basi programmatiche. E non ha bisogno di un federatore ma di un bagno di realismo. Casomai è il paese che dopo le elezioni avrà drammaticamente bisogno di un governo di convergenza parlamentare guidato da una personalità indiscussa come Mario Draghi. Per questo la rielezione di Mattarella è una garanzia per il futuro dell’Italia”.

“Il senso dell’esperienza Draghi dovrebbe essere di mettere al centro del sistema italiano, in modo definitivo, il viversi dentro la comunità europea ed euro-atlantica. Ogni schieramento che si presenterà nel 2023, nel suo essere alternativo all’altro, si dovrebbe muovere dentro quel perimetro. Tutti si dovrebbero “draghizzare” ma senza eliminare differenze ragionevoli e doverose. Il PD, e tutto il centrosinistra, si deve immaginare in continuità dinamica con Draghi, non perpetuare grandi coalizioni che bloccano il sistema attraverso i partiti di centro”, spiega Stefano Ceccanti, capogruppo del Pd in Commissione affari costituzionali della Camera.

“Mario Draghi di nuovo premier dopo le prossime elezioni?”, si chiede un altro moderato, che guarda al centro nel centrodestra, come Antonio Tajani:”Credo che serva un premier scelto dai cittadini. Credo che dobbiamo trovare un presidente del Consiglio politico in occasione delle prossime elezioni. Secondo me Mario Draghi sarebbe un eccellente presidente del Consiglio europeo o della Commissione europea”.

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