Blitz di Israele in Cisgiordania: uccisi 3 palestinesi

Una pattugio di soldati israeliti con un cane. Cisgiordania
Una pattugio di soldati israeliti in Cisgiordania. (ANSA)

TEL AVIV.  – L’uccisione di 3 miliziani palestinesi a Nablus in un blitz delle forze speciali israeliane ha immediatamente rialzato la tensione in Cisgiordania. I tre – un quarto è stato catturato – erano ritenuti, secondo la polizia, gli autori di vari attacchi armati avvenuti nelle passate settimane contro soldati e civili israeliani in Cisgiordania.

Secondo la stessa fonte, sono tutti membri dei Martiri delle Brigare Al-Aqsa, braccio armato di Fatah, il partito del presidente palestinese Abu Mazen. L’uccisione è stata condannata “nei termini più severi” dall’Autorità nazionale palestinese che l’ha definita “un’esecuzione sul campo” commessa con “efferata brutalità”.

Secondo le ricostruzioni, due automezzi dell’unità speciale Yamam della polizia israeliana hanno bloccato la strada al veicolo dei tre miliziani palestinesi in un’area residenziale di Nablus. E lì – sempre secondo la polizia – sono stati colpiti dopo che dall’auto “hanno cercato di aprire il fuoco” contro gli agenti. La polizia sul posto ha anche recuperato due fucili M-16. Fonti palestinesi hanno riferito che contro i 3 membri di Fatah sono stati sparati 80 proiettili. I miliziani sono stati identificati in Adham Mabrouk, Mohammed al-Dakhil e Ashraf Mavsalt.

L’episodio ha scatenato la reazione dei palestinesi: i funerali dei tre miliziani sono diventati teatro di forti proteste contro Israele. In migliaia si sono radunati nel centro di Nablus: i cadaveri sono stati deposti su lettighe e avvolti nella bandiera nazionale palestinese. Durante le esequie – come hanno riportato fonti locali – raffiche di armi automatiche sono state sparate in aria da uomini incappucciati.

Le Brigate hanno avvertito che la morte dei loro militante sarà vendicata mentre in molti tra i presenti alle esequie hanno chiesto una reazione armata da parte delle ali militari di Hamas e della Jihad islamica. Altre manifestazioni si terranno domani a Ramallah in Cisgiordania. Da Gaza, Hamas – che ha attaccato l’Anp per la decisione di continuare il suo coordinamento di sicurezza con Israele – ha sottolineato che i tre miliziani “sono morti al termine di una vita onorevole fatta di jihad e di resistenza all’occupazione”. Il ministero degli Esteri palestinese – che ha accusato il governo israeliano del premier Naftali Bennett – ha denunciato che quanto accaduto a Nablus è “l’ultimo crimine di una catena di esecuzioni extragiudiziali commesse dalle forze di occupazione”. Il governo dell’Anp ha chiesto un’indagine internazionale sulla vicenda.

“Il Gabinetto di governo – si legge in un comunicato – fa appello all’Onu e ai gruppi internazionali per i diritti umani per condannare questo odioso crimine e assicurare gli autori alla giustizia”.

“Le nostre forze – ha dichiarato dal canto suo Bennett – hanno mostrato oggi, di nuovo, che non c’è immunità per i terroristi. Chiunque ci attacchi sarà attaccato”. Il ministro della Difesa Benny Gantz ha ricordato di aver di recente ordinato “di intensificare azioni preventive contro attacchi armati” aumentando “la presenza di truppe nelle arterie centrali e le aree” della Cisgiordania.

(di Massimo Lomonaco/ANSA).

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