IIC-Madrid, presentata la programmazione dell’Anno di Pasolini

L’Ambasciatore Riccardo Guariglia

MADRID – Poeta, sceneggiatore, attore, regista, scrittore, drammaturgo. Pier Paolo Pasolini, attento osservatore e acuto critico della società italiana, ha lasciato un profondo solco nel mondo culturale. Personaggio scomodo per le sue critiche ai salotti borghesi e alla società dei consumi, è stato testimone di un’epoca storica di profondi cambi culturali.

Il nostro Istituto Italiano di Cultura di Madrid, che dirige la dottoressa Marialuisa Pappalardo, non ha voluto che la ricorrenza del primo centenario della nascita dell’autore del romanzo “Ragazzi di vita” passasse inosservata. E così ha costituito un singolare “consorzio culturale”, integrato dall’Università Complutense, dall’Università Autonoma di Madrid, dal Circolo di Belle Arti. Sono queste le istituzioni che, consolidando l’alleanza inaugurata con “Madrid Città Dantesca”, nel corso dell’anno organizzeranno manifestazioni ed eventi culturali – leggasi conferenze, convegni, proiezioni cinematografiche, concorsi fotografici e via di seguito – per ricordare le diverse e numerose sfaccettature della personalità di Pasolini. L’“Anno di Pasolini”, come è stato battezzato il ciclo di iniziative culturali che caratterizzeranno il 2022 è stato presentato nell’Istituto Italiano di Cultura. Erano presenti: per l’Università Complutense il Vicerettore della Facoltà di Filologia, Jorge Arús; la Vicedirettrice del Dipartimento di Filologia Romanza, francese, italiana e Traduzione e Direttrice del Dipartimento di Italiano, Mirella Marotta e la professoressa Chiara Capuccio.  Per conto dell’Università Autonoma di Madrid c’erano Irena Martín, vicerettrice della Facoltà di Relazioni Internazionali, e il professor Lorenzo Bartoli. A rappresentare il “Círculo de Bellas Artes” era presente il suo direttore, Valerio Rocco Lozano.

L’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Riccardo Guariglia, nell’intervenire alla presentazione dell’“Anno di Pasolini”, ha sottolineato l’impronta indelebile che Pasolini ha lasciato “nella cultura italiana dell’ultimo secolo” e come “con lucidità e acume ha anticipato le tendenze che caratterizzano la società contemporanea”.

– Versatile e iconico – ha detto l’Ambasciatore Guariglia -, Pasolini ha lasciato grandissimi contributi anche attraverso la pittura, la linguistica, la traduzione e persino la fotografia. Sono certo che l’Anno di Pasolini rappresenterà una preziosa occasione per approfondire la conoscenza della figura di questo grande intellettuale, e soprattutto la sua relazione con la Spagna. Mi ha infatti molto colpito scoprire le reciproche influenze tra Pasolini e alcuni importanti scrittori spagnoli.

Il diplomatico ha quindi ricordato un’intervista realizzata da Luis Pancorbo nel 1975.

– Alla domanda “Che aspetti politici e culturali le interessano della Spagna?” – ha rammentato – Pasolini ha risposto che la poesia spagnola ha avuto un grande impatto nel suo periodo di formazione, e in particolare i poeti Antonio Machado e Juan Ramón Jiménez. Pasolini – ha aggiunto – ha inoltre avuto l’occasione di conoscere il poeta catalano Carlos Escardó e divenne molto amico di Rafael Alberti, che ammirava profondamente. Lo stesso Rafael Alberti dedicò una poesia a Pasolini dopo il suo assassinio, intitolata “Anche a te”.

La Direttrice dell’IIC-Madrid, Marialuisa Pappalardo

Nel sottolineare la collaborazione tra Istituto di Cultura italiano di Madrid, le Università̀ Complutense e Autonoma di Madrid e il “Círculo de Bellas Artes” si è detto lieto di queste iniziative “che favoriscono la comprensione reciproca ed alimentano la vitalità del rapporto tra Italia e Spagna nella sfera culturale”.

La direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Marialuisa Pappalardo, nel corso della presentazione del ciclo di manifestazioni che caratterizzeranno l’Anno di Pasolini, ha assicurato che questi “ha sempre rappresentato un punto di riferimento nella storia di questo Istituto”.

– È stato – ha detto – un grande intellettuale che ha usato un’infinità di modi per esprimere una visione del mondo che ancora ci appartiene.

Ha spiegato che la commemorazione del primo centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini ricalca l’esperienza assai positiva fatta con “Madrid città Dantesca”.

– Visto il successo di “Madrid Città Dantesca” – ha commentato – si è deciso di mettere assieme le singole attività in un programma unico.

Sono attività, ha spiegato la Direttrice Pappalardo, che riflettono la poliedrica figura di Pasolini. Alcune, ha precisato, avranno carattere accademico; altre, invece, divulgativo.

Irene Martín, vicerettrice della Facoltà di Relazioni Internazionali, ha ribadito un concetto più volte ripetuto lo scorso anno in occasione di “Madrid Città Dantesca”: “l’unione tra università e istituzioni culturali può avere un grosso impatto nel trasferire conoscenze”. E ha aggiunto:

– Siamo convinti che questa alleanza tra Accademie e mondo della cultura sia sempre più importante. Soprattutto oggi che, purtroppo, le arti non godono, come meriterebbero, né del riconoscimento sociale né del sostegno politico.

Ha quindi commentato che Pasolini, poeta, saggista, romanziere y cineasta, “è sempre stato un intellettuale impegnato politicamente”.

– Ha dimostrato che la cultura, quella con la C maiuscola – ha aggiunto -, non può mai essere separata dalle sfide sociali del suo tempo.

Dopo le parole di Carlos Arús, Vicerettore della facoltà di Filologia che ha lamentato la morte prematura di Pasolini, Valerio Rocco, Direttore del “Círculo de Bellas Artes”, ha ricordato che già nel 2005 l’istituzione che rappresenta “è stata protagonista di una enorme esposizione dedicata a Pasolini con un grande catalogo e una serie di pubblicazioni molto importanti”.

Ha affermato che l’istituzione è tanto poliedrica quanto lo è stato il genio di Pasolini, al punto tale da poter ospitare qualunque sua faccettatura.

– Il “Círculo” – ha sottolineato – sarà uno spazio di riflessione.

Del coinvolgimento dell’Università Complutense all’iniziativa dell’IIC-Madrid hanno parlato Mirella Marotta, Vicedirettrice del Dipartimento di Filologia Romanza, francese, italiana e Traduzione e Direttrice del Dipartimento di Italiano, e la professoressa Chiara Capuccio. Quest’ultima ha spiegato le caratteristiche e peculiarità del convegno che organizzerà l’Università.

Dal canto suo, il professore Lorenzo Bartoli, dell’Università Autonoma, dopo aver illustrato gli aspetti salienti delle iniziative che promuoverà la sua Università ha colto l’occasione per sottolineare come Dante, le cui celebrazioni hanno caratterizzato il 2021, e Pier Paolo Pasolini, di cui si commemora quest’anno il centenario della nascita, siano ambedue poeti e critici dell’epoca in cui vissero

La presentazione dell’Anno di Pasolini si è conclusa con la recita della poesia “Al Principe” di Pasolini, ¡declamata dal giovane Jorge Cruz Toledo.

Redazione Madrid

 

Lascia un commento