Calcio: riparte la Serie A, super derby a Milano

Simone Inzaghi (D) e Stefano Pioli. (ANSA)

ROMA.  – Luci abbaglianti a San Siro per il derby dei derby, la sfida tra Inzaghi in fuga e Pioli all’inseguimento, a -4 e con una gara in piú. Per i rossoneri, come ha ammesso il tecnico confermando l’indisponibilitá di Ibra,  è un crocevia sostanziale, tra il ritorno nella scia scudetto e un ripiegamento che potrebbe mettere a rischio la zona Champions.

Per l’Inter è, insieme al successivo  duello con l’altra contendente Napoli (è in mezzo c’è pure l’ingombrante quarto di Coppa Italia con la Roma di Mourinho),  la linea di demarcazione con una fuga che potrebbe diventare definitiva.

In attesa del convalescente Gosens, Inzaghi ha pronto il fido Caicedo mentre Pioli ha solo Lazetic da piazzare in panchina. Ma gli esiti del mercato potranno pesare bene più proficuamente altrove. La Juve presenta il top player Vlahovic e Zakaria, l’Atalanta arruola Boga,  la Samp Sensi, la Fiorentina si consola con Cabral e Piatek, il Torino con Ricci mentre Genoa e Salernitana sperano che alla rivoluzione di gennaio si affianchino risultati in grado di farle tornare a sperare nella salvezza.

Anche se il turno dopo la sosta presenta due sotto-clou di grande risonanza come Fiorentina-Lazio e Juventus-Verona, é il derby di Milano che intriga e attrae il pubblico, degna conclusione della settimana fagocitata dal Festival di Sanremo.

Mentre il covid comincia a indietreggiare in Italia en el calcio, il derby perde e acquista protagonisti. Il Milan ritrova Kessie ma non recupera Ibra e forse neanche Tomori, per cui si affida a Giroud, alle folate di Hernandez e Leao, al fosforo di Tonali e alle parate di Maignan. Arduo dire se basterà  visto che Inzaghi lustra la sua super difesa, si coccola i suoi titolari in forma e si affida alla collaudata copia Dzeko-Lautaro. Le difficoltà rossonere si amplificano a San Siro (una vittoria in quattro gare) e nelle statistiche recenti:  i derby vinti sono solo due negli ultimi sei anni.

Guarda con attenzione al big match il Napoli del sornione Spalletti che ha perso Lozano, ma recupera vari convalescenti (in attesa di Koulibaly e Anguissa) e conta di fare bottino pieno a Venezia magari col ritorno al gol di Osimhen. A dargli una mano gli esperti Mertens e Insigne mentre il Venezia usa part time Nani dando spazio a Busio, Okereke e Aramu.

L’obiettivo di Zanetti è di ripartire con l’obiettivo salvezza dopo due punti in otto gare e una vittoria che manca da fine novembre.

Le altre due partite di cartello, Fiorentina-Lazio e Juventus-Verona, sono legate dall’affare Vlahovic, ennesimo strappo di un pupillo del tifo viola perpetrato dagli “odiati” avversari juventini. I viola hanno una sfida cruciale per coltivare il sogno europeo visto che al settimo posto  c’è ex aequo con la Lazio reduce dalla contestazione dei tifosi per un mercato inesistente. Ma gli assi di Sarri (Immobile, Milinkovic, Luis Alberto) hanno più esperienza dei rivali, anche per ovviare alle carenze difensive.

La Fiorentina gioca bene, ha entusiasmo ma la perdita del goleador é un peso da valutare. Vlahovic esordisce in una Juve stravolta anche a centrocampo. Ci vorranno i gol del neo acquisto, con l’aiuto di Dybala,  per sopperire alle difficoltà di gioco anche perchè il Verona è un’orchestra che Tudor dirige con abilità.  Mancherù Simeone ma la bussola la orienterá Caprari, uno dei giocatori più in forma in serie A.

Ad aprire le danze del weekend sarà la Roma di Mourinho favorita con un Genoa col neo tecnico Blessin e un esercito di sette giocatori provenienti dal frenetico mercato. Ancora incerto Pellegrini, in avanti la solita coppia Abraham e Zaniolo, che sta discutendo un rinnovo che scade fra due anni e mezzo.

Può guadagnare posizioni dallo sviluppo del turno l’Atalanta di Gasperini, che ancora deve recuperare Zapata ma ha forze sufficienti (c’è anche Boga) per superare l’ostacolo Cagliari, privo di Joao Pedro e con Nandez incerto.

A centroclassifica vuole riprendere la corsa il Bologna che festeggia i tre anni con Mihajlovic, in un momento un po’ controverso (6 ko in 7 gare). Gli emiliani recuperano dopo vari mesi Schouten, devono rinunciare a Hyckey e ricevono un Empoli  in frenata (3 punti in 6 gare con 18 gol subiti). Sarà una gara molto delicata anche perchè i toscani hanno ceduto Ricci e hanno perso per mesi Marchizza.

Molto più determinato e in crescita appare il Torino di Juric, che si fregia di essere la squadra che ha il pressing più efficace dei campionati europei, e che ha l’ambizione di inserirsi nella corsa per l’Europa. Per farlo deve vincere in casa dell’Udinese sena Deulofeu e con la frenata di Beto che ha segnato un gol in un mese.

Più complicato il compito del Sassuolo del trio delle meraviglie Berardi-Scamacca-Raspadori,  che gioca in casa della Samp di Giampaolo che si affida ai piedi ‘educati’ di Sensi per risalire la china. Vuole continuare a stupire infine lo Spezia di Thiago Motta, passato da un esonero sicuro a 12 punti in 5 gare.

Cercherà la quarta vittoria di fila in trasferta in casa della Salernitana rivoltata come un calzino da Sabatini,  che ha messo a disposizione di Colantuono otto elementi, fra cui gli ex romanisti Fazio e Perotti,  per cercare una salvezza che al momento appare solo una chimera.

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