Depositi bancari sono il nuovo “mattone” delle famiglie

Insegna di una banca.
Insegna di una banca. (ANSA)

MILANO.  – Nell’era della pandemia i depositi bancari sono diventati il nuovo “mattone” delle famiglie. Negli ultimi due anni gli italiani hanno scelto di avere a disposizione più liquidità e di correre meno rischi negli investimenti, con il risultato che la ricchezza finanziaria è aumentata, in totale, di 334 miliardi di euro (+7,17%), sfiorando il tetto dei 5.000 miliardi, rispetto ai 4.663 miliardi di fine 2019.

La fotografia delle tendenze sul risparmio negli anni del covid è stata scattata dalla Federazione autonoma bancari italiani (Fabi).  Se il debito pubblico rappresenta il punto debole dell’Italia, il risparmio privato fa invidia all’Europa.

La crisi del Covid, inoltre, ha reso le famiglie meno avvezze al consumo. I depositi bancari ammontano complessivamente a 1.604 miliardi, con più del 30% della ricchezza finanziaria degli italiani parcheggiata sui conti correnti, seguiti dai prodotti assicurativi (1.206 miliardi) e dai titoli azionari (1.062 miliardi), cresciuti del 10% in due anni.

Tra conti correnti e contanti, sono stati accumulati oltre 153 miliardi in più sotto forma di depositi, con una crescita dell’11% circa da inizio pandemia. Un dato, secondo l’analisi della Fabi, che conferma una preferenza per la liquidità, per strumenti facilmente convertibili in denaro contante e per i depositi nelle casseforti di casa. La crisi del Covid ha reso gli italiani “meno propensi al consumo, facendo accrescere la tendenza a risparmiare, stavolta per i timori legati proprio all’emergenza sanitaria ed economica degli ultimi due anni”, spiega Lanzo Maria Sileoni, segretario generale della Fabi.

Anche nel confronto internazionale non c’è pandemia che tenga: la ricchezza netta delle famiglie italiane continua ad essere la più elevata, confermando il primato di migliori risparmiatori seppur con qualche peculiarità rispetto agli altri. A fine 2020, il portafoglio di ricchezza nel Belpaese è pari a 8,7 volte il reddito disponibile, con un divario di oltre due punti rispetto al dato della Germania e maggiore anche rispetto a quello inglese. Solo la ricchezza delle famiglie francesi si avvicina a quella degli italiani.

L’enorme disponibilità di risorse finanziarie da parte delle famiglie conferma “l’esigenza di una consulenza professionale che solo le lavoratrici e i lavoratori bancari possono garantire ai risparmiatori: in questo senso il ruolo delle banche, come perno finanziario del sistema-Paese, deve proseguire in futuro anche nell’imminente trasformazione dello stesso settore bancario”, conclude Sileoni.

(di Massimo Lapenda/ANSA).