Guerra alla movida violenta, stretta a Napoli e Roma

Un momento della movida a Campo dei Fiori durante la Fase 3 dell'emergenza per il Covid-19 Coronavirus, Roma
Carabinieri controllano la movida a Campo dei Fiori durante la Fase 3 dell'emergenza per il Covid-19 Coronavirus, Roma (Archivio). ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Stretta contro la movida violenta a Roma e Napoli. Se nella Capitale da domani sera, e per tutti i weekend di febbraio, dovrebbero entrare in vigore le nuove regole che impongono ai minimarket di chiudere alle 22 in alcune zone della città, nel capoluogo partenopeo i locali dovranno abbassare le serrande alle due di notte nel fine settimana, all’una negli altri giorni.

Da mezzanotte stop alla musica. La strategia romana contro la malamovida, per ora, non prevede la chiusura anticipata dei pub (misura di cui pure si è molto discusso negli ultimi giorni) ma solo dei minimarket alle 22 nei municipi I e II, da Trastevere a San Lorenzo.

Il piano, dietro cui c’è la constatazione che le maggiori criticità derivano dal consumo di alcol in strada, è orientato ad un approccio graduale e ponderato: dopo i primi 30 giorni di monitoraggio, potrà infatti essere soggetta ad ‘aggiustamenti’.

Il tutto sarà accompagnato da controlli capillari delle forze di polizia sul territorio e dalla presenza di steward (pagati dalle associazioni di categoria) davanti ai locali serali. “Noi ci stiamo organizzando con gli steward fuori dai locali, che alcuni già hanno – fa sapere il presidente della Fiepet Confesercenti, Claudio Pica – . Dopo che sarà uscita l’ordinanza del sindaco Roberto Gualtieri, faremo una riunione con gli associati per creare un coordinamento tra gli steward e contatti con i commissariati di riferimento”.

Non solo. In Campidoglio c’è anche chi lavora per offrire ai ragazzi un’alternativa migliore alle serate trascorse a bere. Si tratta di Lorenzo Marinone, il delegato ai giovani del sindaco, secondo cui “è inopportuno chiudere i locali anticipatamente”.

Nei suoi progetti c’è la creazione in ognuno dei 15 dei municipi di un centro di aggregazione giovanile e di una piazza pedonale. Marinone fa sapere che si sta ragionando anche sulla “possibilità eventi culturali a prezzi calmierati per i ragazzi, in collaborazione con la Regione Lazio”. Ai Radicali l’ordinanza non piace e chiedono “la convocazione degli Stati generali della notte”.

A Napoli, invece, l’ordinanza che il Comune si appresta a varare contro la ‘malamovida’ prevede anche delle multe: prima una sanzione pecuniaria, successivamente la segnalazione alla Questura. Il testo del dispositivo, ancora in fase di redazione, è stato illustrato dal sindaco Gaetano Manfredi al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in Prefettura.

Prevista una stretta alla vendita degli alcolici ai minori, non solo nei bari e nei locali pubblici ma anche negli esercizi commerciali di prossimità. Parallelamente verranno effettuati i controlli per il rispetto delle norme sulla movida in vigore sull’intero territorio cittadino.

Manfredi si è detto “preoccupato dai fenomeni di violenza tra ragazzini molto giovani” ed ha evidenziato che “in alcune zone della città ogni fine settimana ci sono degli interventi congiunti della polizia municipale e delle forze dell’ordine anche per controllare i fenomeni di spaccio”.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

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