Prete ‘no vax’ muore, “nei vaccini embrioni abortiti”

Fedeli in chiesa durante la Messa, rispettando le norme di distanziamento.
Fedeli in chiesa durante la Messa, rispettando le norme di distanziamento. (Tgcom/Mediaset)

GENOVA. – Un sacerdote genovese di 51 anni contrario alla vaccinazione anti covid, don Paolo Romeo, che guidava come parroco l’abbazia di Santo Stefano nel centro di Genova, è morto per le complicanze del Covid dopo un mese di ricovero in ospedale.

Era convinto della sua scelta riguardo ai vaccini ed era stato fermo nella decisione nonostante molti suoi amici e confratelli abbiano tentato di fargli cambiare idea. Lui era però rimasto fedele alle idee molto conservatrici delle correnti a cui era più legato, quelle degli ortodossi lefebvriani. Come loro, non avrebbe mai potuto accettare l’utilizzo “di cellule derivate da embrioni abortiti all’origine di alcuni dei vaccini” che sono stati preparati per fronteggiare la pandemia.

Nonostante le gerarchie ecclesiastiche si fossero espresse ai massimi livelli a favore di tutti i vaccini, anteponendo il bene comune ad ogni altra interpretazione, don Romeo aveva continuato per la sua strada celebrando messa e gestendo la parrocchia della antica chiesa romanica che sorge nel cuore di Genova, sopra Via XX Settembre, nel quartiere ‘bene’ di Carignano.

Lo faceva, hanno spiegato i suoi conoscenti, stando molto attento a seguire tutte le regole stabilite per fronteggiare il virus, quindi le mascherine, le distanze, la pulizia delle mani, in una parola, diceva, l’attenzione al prossimo. Aveva contratto il covid circa un mese fa e si era ammalato, anche se i sintomi all’inizio erano quelli di una influenza. Ma con il passare dei giorni le sue condizioni si erano aggravate.

I parrocchiani avevano pregato per lui, lo avevano sostenuto e confortato mentre era ricoverato all’ospedale Galliera, distante poche centinaia di metri dalla chiesa. Con il precipitare della situazione, l’ arcivescovo di Genova, Marco Tasca aveva deciso di nominare un amministratore per la parrocchia, chiamando un prete di una chiesa vicina.

Giovedì prossimo i parrocchiani potranno pregare per lui in occasione del rosario alle 17:30 all’interno dell’abbazia che don Romeo guidava, mentre il funerale si svolgerà venerdì e sarà celebrato dall’arcivescovo.

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