Covid Usa: viaggi a rischio “molto alto” anche Messico e Brasile

La spiaggia di Ipanema semideserta.
La spiaggia di Ipanema semideserta. (Ansalatina)

ROMA.  – Il Messico e il Brasile, insieme ad altri otto Stati e due territori d’oltremare, sono stati posti nella categoria di viaggi a rischio “molto elevato” (livello 4) dall’ente governativo Usa che si occupa della salute pubblica (il Centers for Disease Control and Prevention, CDC): lo riporta la Cnn sottolineando che la decisione è dovuta all’alto numero di casi di coronavirus registrato il mese scorso in questi Paesi.

Il CDC classifica una destinazione al livello 4 se negli ultimi 28 giorni si registrano più di 500 contagi ogni 100.000 residenti. Prima d’ora il Messico era al livello 3 da oltre sei mesi.

Oltre a Messico e Brasile, in Sudamerica sono passati al livello 4 Cile, Ecuador, Paraguay e il territorio francese d’oltremare della Guyana francese. Nei Caraibi i viaggi a sono a rischio “molto elevato” a Saint Vincent e Grenadine en el territorio britannico d’oltremare di Anguilla. Nel sudest asiatico il CDC ha incluso Singapore e le Filippine, mentre in Europa il Kosovo e la Moldova.

In Brasile, dove si registra una recrudescenza della pandemia di coronavirus a causa della variante Omicron, nell’ultima settimana si è registrata una media di 565 decessi giornalieri, la più alta dallo scorso 18 settembre. Mentre sono già quasi 150 milioni i vaccinati con due dosi, ieri nel Paese è stato il terzo giorno consecutivo con una media di oltre 500 vittime.

Nelle ultime 24 ore sono stati segnalati altri 442 decessi per Covid-19, portando a 627.365 il totale delle vittime dall’inizio dell’emergenza sanitaria, nel febbraio 2020.

Il numero di contagiati accumulato si è attestato a 25.454.105, cifra che include i 102.616 registrati ieri, quando la media è stata di 188.451 ogni 24 ore nell’ultima settimana, con un aumento del 125% rispetto alla media precedente.

Parallelamente, i brasiliani che hanno ricevuto le due dosi dei vaccini ammontano a 149,9 milioni, il che equivale al 69,7% della popolazione nazionale di circa 215 milioni di abitanti.

Sono invece 165 milioni le persone alle quali è stata inoculata almeno una dose, equivalenti al 76,8% della popolazione, secondo le informazioni delle segreterie sanitarie dei governi statali, riporta oggi il quotidiano Folha de Sao Paulo.

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