Il Po in secca e allarme incendi, è meteo pazzo al Nord

Le previsioni meteo settimanali secondo iLMeteo.it
Le previsioni meteo settimanali secondo iLMeteo.it

ROMA. – Incendi nei boschi delle Valle di Susa; il Po e i laghi in siccità come d’estate; raffiche di vento caldo (il foehn), e violento sulle montagne (fino a quasi 180 km/h) ma intense, oltre i 70, anche a Torino: nel Nord Italia è ‘meteo pazzo’, con fenomeni più tipici dell’estate o delle mezze stagioni (nel caso del vento) che non da pieno inverno.

Mentre le previsioni parlano dell’arrivo di un blitz artico, la perturbazione, come spiega il direttore de iLMeteo.it, Antonio Sanò, “porterà nelle prossime ore piogge solo al Centrosud perché ‘scavalcherà il settentrione, aggirando le Alpi. E il Nord rimarrà ancora una volta ‘a secco’”. Gli effetti di questa perturbazione sono già evidenti al Nord, dove, sottolinea la Coldiretti, non piove ormai da quasi due mesi.

“Il fiume Po – osserva l’organizzazione agricola in base a un suo monitoraggio – è in secca come d’estate e anomalie si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 22% del Maggiore. Il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca è sceso a -3 metri, più basso che a Ferragosto ed è rappresentativo della situazione di sofferenza in cui versano tutti i principali corsi d’acqua al Nord”.

Oltre alla siccità, poi, il settentrione deve fare i conti con gli incendi: dopo quello di ieri in Valle di Susa, a Bussoleno (Torino), che ha richiesto l’intervento di due elicotteri, oggi le fiamme si sono sviluppate nei boschi sopra Rubiana, nella zona del Col del Lys, sempre in Val di Susa. Il fumo è visibile da tutta Torino. Il lavoro di spegnimento dei vigili del fuoco e dei volontari antincendi è ostacolato dal forte vento che soffia dalla tarda mattinata.

Raffiche di vento foehn fino a quasi 180 chilometri orari si sono infatti registrate sulle montagne del Piemonte, oltre i 70 a Torino a causa della tempesta provocata dalla combinazione tra un fronte freddo sceso dal Nord Europa e lo scontro tra l’alta pressione sull’Europa occidentale e la bassa pressione sulla parte orientale del continente, secondo quanto spiega Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) Piemonte.

Per domani la Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo per il forte vento su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia ed Emilia-Romagna, in successiva estensione a Liguria, Veneto e Province Autonome di Trento e Bolzano. Sempre da domani i venti, fino a burrasca forte, interesseranno anche Abruzzo, Molise, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, con probabili forti mareggiate lungo le coste esposte.

I fenomeni, in particolare, riguarderanno le aree costiere adriatiche, appenniniche centro-meridionali e ioniche calabresi. Da mercoledì, secondo Sanò de iLMeteo.it, “tornerà l’alta pressione pronta a riportare una totale stabilità dell’atmosfera con sole prevalente su tutte le regioni, salvo neve sui confini alpini e zone adiacenti ad essi”.

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