Benzina sfonda 1,8 euro: per i consumatori è emergenza

Un giovane si punta alla testa la "pistola" del tubo del distribuitore di benzina.

ROMA.  – La benzina self service sfonda il tetto di 1,8 euro e per i consumatori è sempre più emergenza caro-energia. Assoutenti torna ad attaccare il governo che “resta a guardare, mentre” afferma l’associazione, “sarebbe urgente intervenire su Iva e accise”.

Ed è un inizio d’anno più caro anche per le tasche di chi ha un mutuo a tasso fisso per “un leggero aumento che proseguirà ma resterà contenuto e stabilmente sotto il 2%”, secondo le prime indicazioni di Mutuionline.   Insomma, la ripresa economica sta costando davvero cara ai consumatori.

Salgono ancora i prezzi sulla rete carburanti, sia in modalità self che servito: la benzina self è arrivata a 1,802 euro al litro (venerdì era 1,788), con i diversi marchi compresi tra 1,790 e 1,822 euro al litro (no logo 1,778) in base all’elaborazione di Quotidiano Energia sui comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise; il prezzo medio del diesel self raggiunge 1,676 euro al litro (venerdì 1,661) con le compagnie posizionate tra 1,667 e 1,688 euro al litro (no logo 1,659).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio alla pompa sale a 1,933 euro al litro (venerdì 1,918), con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi tra 1,872 e 2,022 euro al litro (no logo 1,825). La media del diesel servito è aumentata a 1,812 euro al litro (da 1,798) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi compresi tra 1,751 e 1,887 euro al litro (no logo 1,707).

Incremento anche per i prezzi del Gpl, che vanno da 0,819 a 0,836 euro al litro (no logo 0,813) mentre il metano auto si posiziona tra 1,779 e 2,011 euro (no logo 1,740), con il valore minimo e massimo in crescita.

Listini che “raggiungono i livelli più alti degli ultimi 9 anni, e per trovare prezzi alla pompa così elevati occorre tornare al marzo del 2013 quando la benzina, in base ai dati ufficiali del Mise, costava 1,803 euro al litro” ricorda Assoutenti.

L’associazione a difesa dei consumatori avverte che “questa emergenza intacca il potere d’acquisto dei cittadini e causa rincari a cascata” provocando “aumenti dei prezzi al dettaglio” su cui incide la voce “trasporto”.

L’aumento del gasolio per autotrazione, ha calcolato ad esempio la Cgia di Mestre (Venezia) – l’associazione degli artigiani e piccoli imprenditori – in un anno è stato del 22,3% per cui un autotrasportatore ha subito un incremento di costo per il rifornimento del proprio tir (del peso oltre 11 tonnellate) di quasi 8.600 euro rispetto a 12 mesi fa. Inevitabile il rincaro dei prezzi dei beni al dettaglio.

(di Stefania De Francesco/ANSA).

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