Orrore a Parigi, il cadavere di un bimbo in una valigia

Un auto della polizia francese in un'immagine d'archivio.
Un auto della polizia francese in un'immagine d'archivio. EPA/YOAN VALAT

 

PARIGI.  – Orrore e sgomento in banlieue di Parigi, dove un bambino è stato ucciso a coltellate, forse dalla madre, che ora si aggira – ricercata dalla polizia – nella zona in cui è stato ritrovato il cadavere del piccolo, chiuso in una valigia.

Si temeva il peggio già da ieri sera, dopo la scomparsa del bambino di 10 anni a Ferrières-en-Brie, un comune storico che sorge fra la Senna e la Marna. Il piccolo cadavere è stato ritrovato oggi pomeriggio in una valigia, gettata in un deposito di cassonetti per l’immondizia. L’attenzione di soccorritori e inquirenti è stata attirata da un cane delle unità cinofile, che erano all’opera da ore nella zona.

Con il bambino era scomparsa anche la madre, una donna di 33 anni, in istanza di separazione dal marito, con il quale attraversava un momento di forte tensione. É lei la principale sospetta dell’omicidio del piccolo, ucciso da diverse coltellate. Si ignora dove la donna – “psicológicamente fragile”, secondo quanto appreso dalla tv BFM – possa aver trovato riparo, essendo uscita di casa senza alcun effetto personale.

La polizia sembra convinta che il piccolo sia stato ucciso a casa, dove tracce di sangue sono state rinvenute vicino alla sua camera. A chiamare gli agenti, già ieri sera, era stato il padre, che non aveva notizie dei familiari.

Dopo le prime ricerche, la procuratrice della Repubblica della vicina Meaux ha disposto l’utilizzo di mezzi importanti, fra cui brigate di pompieri, unità cinofile, fluviali e droni.

Il corpo del bambino “presenta diverse lesioni gravi – si legge in un comunicato della procura – molto probabilmente provocate da un coltello. Le cause del decesso saranno precisate da un’autopsia prevista per venerdì”.

Importante anche il dispositivo di polizia e gendarmería impegnato nella ricerca della donna, finora introvabile. I primi accertamenti confermano che la coppia viveva un momento difficile, si stava separando, ma ha sempre vissuto anche in questo periodo sotto lo stesso tetto.

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