Nuova organizzazione Ferrari: ruolo centrale di Vigna

Fabbrica di Ferrari a Maranello.
Fabbrica di Ferrari a Maranello.

TORINO.  –  La Ferrari vara una organizzazione più snella con una linea di comando più corta e una nuova squadra di vertice. Più funzioni faranno direttamente riferimento all’amministratore delegato Benedetto Vigna che assume un ruolo centrale e, ad interim, seguirà in prima persona la diversificazione del marchio.

L’obiettivo è indirizzare nel modo migliore la presenza nel settore Moda, attività ancora in start up ma considerata strategica. A Vigna faranno capo in modo diretto anche lo Sviluppo del prodotto e la Ricerca e sviluppo, la Trasformazione digitale, le Tecnologie, Acquisti e qualità, il Manufacturing, l’Audit interno e il controllo.

I manager di prima linea hanno in molti casi alle spalle una lunga presenza a Maranello, come il numero uno dello sviluppo del prodotto Gianmaria Fulgenzi, in Ferrari dal 2002, i responsabili delle Tecnologie Davide Abate e del Manufacturing Andrea Antichi. Altri – il responsabile della Ricerca Ernesto Lasalandra e il numero uno degli Acquisti Angelo Pesci – hanno seguito Vigna da STMicroelectronics:i. Confermati il direttore finanziario Antonio Picca Piccon, il responsabile del Marketing e Commerciale Enrico Gallieri e il numero uno della Gestione sportiva Matteo Binotto, in carica dal 2019.

“Vogliamo spingere più avanti i confini in tutte le aree, utilizzando la tecnologia in una modalità unica e propria di Ferrari. La nuova organizzazione migliorerà la nostra agilità, essenziale per cogliere le opportunità di fronte a noi in questo scenario in rapida evoluzione”, ha detto Vigna commentando la nuova struttura.

La Ferrari, che non ha subito alcun impatto dalla crisi dei microchip “grazie all’ottimo lavoro fatto dal team Acquisti e al numero limitato di vetture prodotte”, punta a mantenere la sua esclusività nonostante il trend di crescita dei volumi dovuto alla diversificazione dei modelli. La strategia della Rossa, che sarà presentata il 16 giugno nel Capital Markets Day, prevede l’arrivo del suv Purosangue quest’anno e della prima auto elettrica del Cavallino nel 2025.

L’idea è che seguire l’evoluzione delle tecnologie è una strada obbligata, ma non bisogna perdere di vita l’obiettivo: guidare una Ferrari elettrica dovrà continuare a dare emozioni uniche. Vigna, arrivato a Maranello a settembre, ha già spiegato che la casa di Maranello punta a partnership importanti con attori tecnologici, ma non solo. La nuova organizzazione dovrà permettere alla Ferrari di rimanere fedele al proprio Dna sportivo e focalizzarsi sulla carbon neutrality entro il 2030.

(di Amalia Angotti/ANSA)

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