”Giurati vittime abusi”, Maxwell chiede un nuovo processo

Ghislaine Maxwell (a destra in seconda fila) con il suo difunto fidanzato Jeffrey Epstein e la coppia Donadl Trump e Melania Knauss, all'epoca anch'essi fidanzati
Ghislaine Maxwell (a destra in seconda fila) con il suo difunto fidanzato Jeffrey Epstein e la coppia Donadl Trump e Melania Knauss, all'epoca anch'essi fidanzati (Ansalatina)

NEW YORK.  – GhislaineMaxwell spera in una mseconda chance. I legali dell’ex socialite britannica chiedono al giudice un nuovo processo per la loro assistita dopo che due giurati hanno ammesso di essere stati vittime di abusi sessuali e di aver condiviso le loro storie con gli altri membri della giuria, influenzando – è la tesi – il verdetto finale.

I loro racconti personali di anni fa avrebbero infatti contribuito a spazzare via i dubbi di alcuni giurati sull’affidabilità dei ricordi e delle ricostruzioni di Jane e Carolyn, due delle donne che hanno accusato Ghislaine nell’aula di tribunale. In un’intervista con The Independent, Daily Mail e Reuters il giurato Scotty David – identificato senza il cognome come deciso dal giudice Alison Nathan – ha raccontato di aver condiviso con la giuria la sua esperienza di vittima di abusi sessuali quando era bambino, e di come dell’accaduto ricorda tutti gli elementi più importanti ma non ogni singolo dettaglio.

“Quando ho condiviso l’esperienza, sono stati in grado di cambiare idea”, di farsi convincere, ha detto il 35enne ammettendo che raggiungere l’unanimità nel verdetto finale non è stato facile.

“Il giurato ha detto ai giornalisti di aver parlato con il resto della giuria di essere stato vittima di abusi sessuali e di aver descritto i suoi ricordi di questi eventi. Secondo il giurato, i suoi racconti hanno influenzato le deliberazioni e convinto altri membri della colpevolezza di Maxwell”, ha scritto Christian Everdell, legale dell’ex socialite britannica che rischia fino a 65 anni di carcere, al giudice. Nathan ha concesso agli avvocati del giurato alcune settimane di tempo per presentare alla corte i documenti e le risposte necessarie per prendere una decisione.

Il nodo da sciogliere è se Scotty Davis abbia dichiarato o meno di essere stato vittima di abusi nel questionario fornito a tutti i papabili giurati prima della selezione. Finora il 35enne si è limitato a dire di aver “volato” fra le domande che vi erano poste e di non ricordare di aver menzionato o meno la sua storia di abusi.

Mentre i legali dell’accusa e della difesa si battono davanti al giudice, un secondo giurato in via anonima ha confessato al New York Times di aver condiviso la sua esperienza di abusi con il resto della giuria: la sua storia, così come quella di Scotty David, sono state discusse in camera di consiglio e – ha spiegato – hanno aiutato a delineare e definiré il dibattito interno alla giuria.

Un nuovo processo sarebbe uno schiaffo alle vittime perché andrebbe a smontare un verdetto ritenuto esemplare. In attesa di conoscere la decisione di Nathan, i riflettori restano accesi su un altro caso sempre legato a Jeffrey Epstein, quello che vede protagonista il principe Andrea. I legali del duca di York hanno chiesto l’archiviazione della causa civile avviata contro il principe da Virginia Giuffre, che lo ha accusato di abusi quando era minorenne, ma il giudice non si è ancora espresso. Ad Andrea, così come a Maxwell, non resta altro che sperare e incrociare le dita.

(di Serena Di Ronza/ANSA).

Lascia un commento