Auto: ancora un anno nero, 2022 parte in salita

Stabilimento di auto.
Stabilimento di auto. (ANSA)

TORINO.  – Il mercato italiano dell’auto chiude un altro anno difficile e si prepara ad affrontare il 2022 all’insegna dell’incertezza. Continuano a pesare il Covid, la crisi dei microchip e l’assenza di incentivi per l’auto elettrica.

“Se per l’acciaio la situazione è probabilmente destinata a migliorare nei prossimi mesi, per i microchip occorrerà attendere almeno fino al 2023 e anche sul fronte della logistica non vedremo così rapidamente un ritorno alla normalità”, spiega l’Anfia.

Tutta la filiera critica l’assenza di misure nell’ultima Legge di Bilancio e chiede interventi strutturali da parte del governo, in grado di accompagnare la transizione. Il Centro Studi Promotor sollecita un piano triennale con una dotazione di almeno 3 miliardi complessivi, “da affiancare a interventi per accompagnare la riconversione di una parte dell’indotto auto italiano”.

Il numero di auto nuove vendute nell’intero 2021 si ferma a 1.457.952 unità, con un lieve incremento di 76.000 auto rispetto al 2020 (+5,5%), ma con ben 460.000 auto perse rispetto al 2019 (-24%) prima che arrivasse il Covid. Anche l’ultimo mese dell’anno conferma il trend negativo della seconda parte dell’anno: a dicembre sono state vendute 86.679 auto, il 27,54% in meno dello stesso mese dell’anno precedente. “Si tratta di un livello molto lontano dal minimo necessario per assicurare la regolare sostituzione del parco circolante (40 milioni di vetture). La conseguenza di questa disastrosa situazione è un ulteriore invecchiamento delle auto che circolano sulle nostre strade con effetti fortemente negativi sia sull’inquinamento che sulla sicurezza”, osserva il presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano.

Il gruppo Stellantis, che tra i primi lanci in cantiere per il prossimo anno ha quello del Tonale Alfa Romeo e del Grecale Maserati, nel 2021 ha immatricolato 549.775 auto, il 2,6% in più del 2020, con una quota pari al 37,7% rispetto al 38,8% dell’anno precedente. Il modello più venduto è la Fiat Panda, con Fiat 500 e Lancia Ypsilon che occupano seconda e terza posizione.

La previsione per il 2022 del Centro Studi Promotor se non ci saranno interventi immediati ed efficaci è di 1.500.000 immatricolazioni. “Se così fosse, nel triennio 2020-2022 verrebbero immatricolate in Italia 4.339.708 contro il livello minimo di sei milioni che sarebbe necessario per evitare un ulteriore decadimento del nostro vetusto parco auto”, sottolinea Quagliano. Anche il presidente dell’Unrae, Michele Crisci,  ribadisce “il forte sconcerto per la decisione di non assegnare nella Legge di Bilancio le risorse economiche necessarie per incentivare il mercato dell’auto con un piano triennale. Finora, le pur scarse risorse destinate con interventi “stop and go” hanno avuto un impatto positivo nel promuovere la mobilità elettrica”.

Aumentano intanto le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa che rappresentano il 47,9% del mercato 2021, in calo del 5,9% nel mese e in aumento del 71,6% da inizio anno. Le auto elettrificate sono il 38,4% nell’intero 2021.

(di Amalia Angotti/ANSA)

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