Vento solleva un gonfiabile in Australia, 5 bimbi morti

Agenti della polizia controllano il castello gonfiabile in Tasmania, dove 5 bimbi sono morti. ANSA/ EPA/GRANT WELLS AUSTRALIA AND NEW ZEALAND OUT

ROMA.  – Sta tutto nell’abbraccio di due poliziotte disperate la tragedia avvenuta in una scuola di Devonport, cittadina portuale della Tasmania, in Australia: nemmeno loro erano preparate per una scena simile. La festa di fine anno scolastico si è chiusa con cinque bambini morti e altri quattro ricoverati in ospedale. Sollevato in aria da una raffica di vento, un castello gonfiabile è precipitato da una decina di metri e si è schiantato al suolo.

Molti genitori, presi dall’angoscia, sono arrivati sul posto senza sapere se i propri figli fossero tra le vittime.

Giochi, risate, spensieratezza: doveva essere una giornata di allegria per i bambini che frequentano la Hillcrest Primary School. “Invece stiamo tutti piangendo la loro perdita”, ha detto il commissario di polizia Darren Hine. Le previsioni meteo riferivano di “venti deboli” e cielo soleggiato in quest’inizio di estate australe sulla costa Nord della Tasmania. Tutto è avvenuto in pochi secondi. La raffica di vento che proietta in aria il gonfiabile colorato, le urla dei piccoli terrorizzati, lo shock e il senso di impotenza degli insegnanti che erano con loro.

“I servizi di emergenza sono stati chiamati sul posto intorno alle 10”, ha spiegato Hine. Di fronte, i soccorritori si sono trovati “scene dolorose e molto difficili”. Quattro alunni tra i 10 e 12 anni, due maschi e due femmine, sono morti sul colpo, mentre per altri cinque è stato necessario il trasporto in ospedale con l’eliambulanza. Uno dei ricoverati poi non ce l’ha fatta, aggravando ulteriormente la conta delle vittime.

Gli inquirenti sono al lavoro per accertare eventuali responsabilità. Resta il dolore di una comunità di appena 30 mila persone: in tanti hanno reso omaggio ai piccoli che non ce l’hanno fatta, depositando fiori e peluche fuori dalla scuola.

“Siamo tutti così addolorati per i genitori coinvolti. I nostri figli non sono tra i feriti e ci sentiamo in colpa per esserne sollevati”, ha detto commossa la madre di un alunno. In Tasmania è già iniziata una gara di solidarietà, con oltre 150 mila dollari australiani (oltre 95 mila euro) raccolti in poche ore per aiutare i familiari delle vittime.

Non è il primo incidente legato a strutture gonfiabili. In Cina nel 2019 erano morti due bambini e altri 20 erano rimasti feriti in un caso simile. Nel 2016 e nel 2018 due giovanissimi avevano perso la vita nel Regno Unito.

Il primo ministro australiano, Scott Morrison, ha definito “straziante” quanto accaduto a Devonport: “Dei bambini si stavano divertendo” e questa giornata “si è trasformata in una tragedia orribile”. É qualcosa che “spezza il cuore”.

(di Thierry Pronesti/ANSA).

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