ROMA. – La pandemia da covid non molla, ma la quarta ondata dei contagi e la variante Omicron non fermano comunque la voglia degli italiani di festeggiare e di mettere i regali sotto l’albero. Tanto che, secondo il consueto sondaggio condotto da SWG per Confesercenti sulle intenzioni di acquisto dei consumatori, per lo shopping natalizio quest’anno si spenderanno circa 238 euro a testa.
Se però tra gli esercenti sembra prevalere un certo ottimismo, non è dello stesso parere il Censis secondo cui invece la pandemia pesa e gli italiani spenderanno meno del solito, con una crescita del pesimismo soprattutto tra redditi bassi e donne.
Dallo studio di Confesercenti emerge che quello che preoccupa soprattutto le famiglie è l’aumento dei prezzi, segnalato quest’anno dal 38% degli intervistati, contro il 13% del 2020. Dopo lo stop dello scorso anno, comunque, gli italiani non vogliono rinunciare nuovamente al Natale e sebbene non ignorino l’emergenza sanitaria, sono meno in ansia: nel 2020 infatti il 60% segnalava la prosecuzione della pandemia tra i problemi più preoccupanti, mentre nel 2021 la quota scende al 47%. Diminuiscono anche i timori per la situazione económica dell’Italia (dal 46% al 34%), segnale di una progressiva “normalizzazione” dello stato di emergenza che viviamo.
Altra nota da segnalare è il fatto che quest’anno gli italiani tornano a comprare nei negozi ‘fisici’. Sebbene l’online sia ancora il canale d’acquisto più gettonato – lo sceglie il 55%, in lieve calo dal 59% del 2020 – esplode la voglia di tornare a servirsi in un negozio di vicinato, intenzione manifestata dal 44% contro il 17% dello scorso anno.
Aumenta il movimento anche nei centri commerciali (38% dal 19% dello scorso anno) e nei mercati/mercatini di Natale (14% contro il 2% del 2020). Quanto alla spesa per i regali, la voglia di un Natale “normale” si riflette anche sul budget stanziato.
Quest’anno gli italiani faranno sei doni a testa, per una spesa media complessiva di 238 euro. Una cifra che nasconde andamenti differenziati tra loro: il 17% conterrà le spese per i doni sotto i 100 euro, mentre un altro 16% tra i 100 e 200 euro. Una quota uguale si orienterà tra i 200 ed i 300, mentre a fare regali per più di 300 euro sarà solo il 20%. Ma c’è anche un 11% che non farà doni e un ulteriore 20% che non ha ancora fissato un budget. Ancora una volta sono i libri i doni più gettonati, scelti come regalo dal 32%.
Ma il vero boom è della moda: il 31% metterà sotto l’albero un capo d’abbigliamento, il 18% un accessorio e il 7% un paio di scarpe, per un totale del 56% delle indicazioni. In terza posizione il regalo gastronomico, scelto dal 24% – una quota simile al 26% dello scorso anno. Mini-crescita invece per i vini – che passano dal 16 al 17% delle risposte degli intervistati – e per giochi/ videogiochi e prodotti tecnologici, entrambi saliti al 16% dal 15% dello scorso anno.
“Il quadro che emerge dà un’iniezione di fiducia: gli italiani stanno imparando a gestire l’emergenza, ed i consumatori quest’anno affrontano il periodo delle feste di fine anno con la consapevolezza delle difficoltà ma anche con la voglia di passare un Natale normale”, spiega la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise. “I segnali sono incoraggianti. Ora è fondamentale non dissipare il tesoretto di fiducia accumulato per le feste, evitando nuove restrizioni e accelerando i richiami vaccinali” conclude quindi.