BRASILIA. – Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha fatto ricorso contro la decisione di un giudice della Corte suprema (Stf) che impone l’obbligo di vaccinazione per gli stranieri in arrivo nel Paese.
L’avvocatura generale dell’Unione, che rappresenta il governo federale, ha chiesto alla Corte di fornire “spiegazioni” sul certificato di vaccinazione per intendere che tale “restrizione impone un onere sproporzionato ai cittadini brasiliani provenienti dall’estero e agli stranieri residenti in Brasile”.
Sabato scorso, il giudice della Stf, Roberto Barroso, ha stabilito l’obbligo del certificato a causa dell’emergere della variante Omicron, dopo che il governo Bolsonaro aveva determinato il solo obbligo di quarantena e di test PCR, per gli arrivi dall’estero, in caso di assenza di vaccinazione. Una misura giudicata insufficiente dalle opposizioni e da alcune autorità sanitarie.
Il Brasile si avvicina a quota 140 milioni di persone che hanno ricevuto due dosi dei vaccini contro il coronavirus. La cifra equivale al 65,4% della popolazione di circa 215 milioni di abitanti.
Solo ieri sono state vaccinate altre 931.700 persone, facendo salire coloro che hanno ricevuto almeno una dose a 160,1 milioni, pari al 75% della popolazione totale.
I numeri corrispondono a 12 dei 27 Stati del Paese: gli altri 13 non hanno potuto inviare i dati aggiornati a causa dell’attacco hacker al sistema informatico del ministero della Salute.
Dall’inizio della pandemia é intanto salito a 616.980 il bilancio dei decessi, inclusi i 39 delle ultime 24 ore, quando la media e’ stata di 170 casi giornalieri nell’ultima settimana. I contagiati complessivi sono invece 22.189.214, cifra che comprende i 1.865 nuovi casi di ieri.
Intanto, Il governo brasiliano ha denunciato di aver subito un nuovo attacco hacker che ha colpito in particolare il portale e diversi siti del ministero della Salute, resi inaccessibili dal primo attacco di venerdì scorso, attribuito a un gruppo chiamato Lapsus $ Group.
É stato preso di mira il sito ConectSUS, del Sistema sanitario nazionale, che contiene tra l’altro i dati sensibili delle persone vaccinate contro il Covid-19. Il nuovo attacco è avvenuto tra domenica sera e lunedì mattina, è stato reso noto.
Secondo TV Globo, gli hacker avrebbero invaso anche i siti della procura generale della Repubblica e della polizia stradale federale. “Stiamo lavorando per ripristinare il sistema il più rapidamente possibile”, ha affermato il ministro della Salute, Marcelo Queiroga
