Scholz si insedia a Berlino: “La prima visita a Macron”

Da sinistra, Olaf Scholz (SPD), Angela Merkel (CDU), Horst Seehofer (CSU).
Da sinistra, Olaf Scholz (SPD), Angela Merkel (CDU), Horst Seehofer (CSU). (ANSA/AP Photo/Michael Sohn)

BERLINO.  – Olaf Scholz e i suoi nuovi alleati hanno firmato il contratto di governo, simbolicamente in un edificio chiamato “Futurium” a Berlino, e domani il Bundestag eleggerà il politico socialdemocratico come Bundeskanzler per i prossimi quattro anni.

Anche il nuovo gabinetto presterà giuramento: otto donne e otto uomini, ha sottolineato lui stesso affermando di tenere a cuore la parità di genere. Così l’era Merkel sarà definitivamente chiusa, dopo 16 anni di governo sotto il segno della Cdu.

Con il verde Robert Habeck vicecancelliere e il liberale Christian Lindner, definito “il vice del vice” e designato al ministero della Finanze, Scholz si è presentato alla stampa dopo aver siglato l’intesa di 176 pagine che ambisce a rendere la locomotiva industriale tedesca climaticamente neutrale, riducendo dell’80% il ricorso al carbone entro il 2030.

Il nuovo leader tedesco ha risposto a tutte le domande in modo più che asciutto, soffermandosi sul valore del multilateralismo in politica estera e la continuità del suo governo col precedente sul fronte europeo. “Il mio primo viaggio sarà a Parigi”, ha annunciato, per poi ribadire: “La Germania è un Paese troppo grande per non sentirsi vincolata ai passi avanti dell’integrazione europea. Non possiamo permetterci di scommettere ogni tanto contro Bruxelles”.

Una questione su cui si è pronunciato anche il partner dell’Fdp: “Servono crescita e investimenti, ma anche stabilità” nell’eurozona, ha rimarcato Lindner, rilevando che “i debiti a causa della pandemia sono cresciuti molto”. Il falco liberale (temuto dai cosiddetti Suedlaender, i paesi del Sudeuropa) ha cercato di rassicurare anche un corrispondente greco che gli ha chiesto se si debba temere con lui una nuova linea tedesca dell’austerity: “La Grecia è riuscita con misure impressionanti a riformare il Paese e questo dovrebbe spronare proprio noi in Germania a farlo all’interno”.

Da giorni però Lindner ripete di concepire il suo mandato come un servizio alla Repubblica federale e non al partito, e di avere chiara la missione di tenere insieme l’Europa, favorendo la stabilità politica.

Sulle grandi questioni di politica estera che hanno impegnato Merkel fino all’ultimo minuto – ieri sera la cancelliera ha avuto una conference call sull’Ucraina con Joe Biden, Mario Draghi, Emmanuel Macron e Boris Johnson – Scholz è stato molto cauto, più dei partner. “Sarebbe inaccettabile se l’Ucraina finisse minacciata”, ha affermato, aggiungendosi all’appello per una distensione da parte di Mosca.

Mentre sul boicottaggio dei Giochi olimpici invernali in Cina nel 2022 non si è esposto: “Pensiamo sia importante fare di tutto perché vi sia collaborazione nel mondo. E tutte le misure vanno ben ponderate”.

È stato invece il numero due dell’esecutivo, Habeck, ad affermare che “le acquisizioni e le collaborazioni con le imprese cinesi andranno valutate attentamente, per vedere dove ci sia un interesse europeo e tedesco e dove no”. Anche Lindner ha parlato di uno sviluppo dei rapporti con la Cina, “ma in una prospettiva europea e tenendo conto delle politiche dei diritti umani”.

Con un esecutivo segnato da una forte presenza femminile, e donne in postazioni cruciali – la ministra degli Esteri Annalena Baerbock, la ministra della Difesa Christine Lambrecht e la ministra degli Interni Nancy Faeser – nascerà domani la prima coalizione Semaforo (rosso-verde-gialla) a livello federale. Per le cerimonie formali servirà tutta la mattinata: alle 9 ci sarà l’elezione di Scholz al Bundestag, quindi il neoeletto sarà atteso alle 10.30 al castello di Bellevue, dove sarà nominato dal presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier.

La seduta parlamentare riprenderà alle 12 per il giuramento del cancelliere, che ritornerà al Quirinale tedesco con tutti i ministri. Il passaggio delle consegne in cancelleria è previsto alle 15.

(di Rosanna Pugliese/ANSA).

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