ROMA. – Le Linee guida per la riapertura delle attività economiche e sociali definite dalla Conferenza delle Regioni e recepite dal Ministro della Salute “rischiano di paralizzare” il settore dei congressi, convegni ed evento aziendali, un comparto “che più di ogni altro è stato colpito dalle limitazioni dovute alla pandemia”. È l’allarme lanciato da #Italialive, che riunisce le associazioni di categoria.
Le nuove regole prevedono la fine del distanziamento di un metro tra i partecipanti, l’accesso esclusivamente con Green pass (tranne minori di 12 anni e chi ha esenzione del medico), ma aggiungono che la capienza massima venga di volta in volta stabilita dopo un confronto degli organizzatori con le Asl in base agli spazi, in modo da ridurre assembramenti. Nel caso in cui l’evento sia frazionato su più sedi o padiglioni físicamente separati tra loro, per ognuno di questi è necessario individuare il numero di persone consentite.
Un’indicazione che, secondo le associazioni, “genera il caos”: “Sale meeting, centri congressi e tutti gli spazi per eventi hanno una capacità massima già definita in base alle normative. Rivederla ogni volta, e per ogni singolo evento, è materialmente impossibile”. Tra le principali preoccupazioni la lentezza della burocrazia e la necessità per chi organizza di conoscere sin dalla fase progettuale il numero di persone consentite.
“Abbiamo chiesto a gran voce la fine del distanziamento ma ora che l’abbiamo ottenuta si apre uno scenario di confusione che genera difficoltà organizzative”, afferma Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi&eventi e portavoce rapporti istituzionali e politici di #Italialive. “Non possiamo – aggiunge – permetterci di lavorare non sapendo la capacità massima dei nostri spazi in maniera definita da parametri chiari, oggettivi e prefissati”.