F1: Lewis d’Arabia, il venerdì è targato Hamilton

Lewis Hamilton sulla sua Mercedes-AMG Petronas in azione nel Grand Prix di Bahrain..
Lewis Hamilton sulla sua Mercedes-AMG Petronas in azione nel Grand Prix di Bahrain.. EPA/VALDRIN XHEMAJ

ROMA.  – Sulla pista denominata Jeddah Corniche, con vista sul lungomare della città saudita, Max Verstappen va a caccia del suo primo titolo mondiale in Formula 1.  Per riuscirci già in Arabia Saudita deve ampliare da otto ad almeno 26 punti il vantaggio che ha su Lewis Hamilton. Il che significa raccogliere 18 punti più dell’inglese.

Non facile su un tracciato che sembra disegnato per favorire la maggiore velocità di punta della Mercedes. Cittadino sì, ma con caratteristiche peculiari. Ventisette curve, però quasi tutte con un raggio rotondo e percorrenza a gas spalancato.

Ed infatti Lewis Hamilton ha segnato il miglior tempo in entrambe le libere del venerdì, seppure con un vantaggio risicato. Particolarmente significativo il risultato della seconda, svoltasi con illuminazione artificiale, cioè nelle condizioni delle qualifiche di domani e della gara di domenica.

Al mattino Hamilton ha fermato il cronometro sul tempo di 1’29″786, superando l’olandese di 56 millesimi ed il suo compagno di squadra Valtteri Bottas di 223. Dopo il tramonto il campione inglese si è ripetuto: 1’29″018 (con gomma gialla), 61 millesimi meglio di Bottas e 81 di Pierre Gasly (AlphaTauri). Solo quarto Verstappen, staccato di 195 millesimi.

A seguire le Alpine di Fernando Alonso (+0.423) ed Esteban Ocon (+0.537). Settima la Ferrari di Carlos Sainz (+0.571), ottava l’AlphaTauri di Yuki Tsunoda (+0.579), nona la Red Bull di Sergio Perez (+0.750). Decimo Charles Leclerc. Il monegasco ha procurato una notte di lavoro ai meccanici Ferrari chiudendo la sessione contro il muretto dopo aver perso il posteriore.

Pilota illeso, seppure amareggiato, ma monoposto numero 16 molto danneggiata. Nel box si è iniziato subito a smontare per controllare le condizioni di telaio, cambio e motore.

L’incidente ha costretto i commissari ad esporre la bandiera rossa e le prove sono così finite con qualche minuto d’anticipo.

Su una pista stretta, con poche via di fuga e dove il traffico delle vetture che precedono rende la vita difficile a chi sta cercando il tempo sul giro secco, è probabile che scene del genere si ripeteranno. A mezz’ora dalla fine della seconda free practice quasi tutti hanno montato le gomme con banda gialla o rossa per cercare la migliore simulazione di qualifiche e passo gara. La strategia più probabile per domenica oscilla tra pneumatici soft e medi, visto che le caratteristiche della pista le consentirebbero entrambe senza notevoli differenze.

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