Superbonus traina investimenti: interventi a 11,9 miliardi

Un opeario installa un pannello solare. (ANSA)

ROMA. – Negli ultimi 15 anni in Italia sono stati investiti oltre 53 miliardi di euro in efficienza energetica, di cui circa 45 al 2020 con l’ecobonus 65% e 8,28 per interventi già realizzati con il superecobonus 110%.

Riguardo quest’ultimo, al 30 novembre 2021 l’investimento ammesso a detrazione è di 11,94 miliardi di euro. Sono le stime elaborate dall’ENEA negli ultimi rapporti sull’efficienza energetica e sulle detrazioni fiscali per interventi di risparmio energetico e fonti rinnovabili.

Gli investimenti con ecobonus 65 hanno consentito un risparmio di circa 19.000 GWh/anno. Oltre 486mila gli interventi di riqualificazione energetica completati nel 2020 (risparmio di 1.362 Gwh/anno), per la maggior parte impianti di riscaldamento più efficienti (1,1 miliardi di euro) e sostituzione di finestre (1,1 miliardi). Più di 500 i milioni investiti per isolamento termico degli edifici, 270 per schermature solari e 175 per riqualificazione globale degli immobili.

Gli obiettivi previsti dalla Direttiva europea sull’Efficienza Energetica (297.300 Gwh/anno per il 2014-2020) sono stati raggiunti per il 91%. I risparmi conseguiti tra il 2011 e il 2020, invece, hanno toccato l’82% del target del Piano d’Azione per l’Efficienza Energetica (PAEE) 2017.

“Le incentivazioni hanno consentito di riqualificare una parte importante del parco abitativo, di ridurre i consumi e di rilanciare un settore in difficoltà come quello dell’edilizia”, ha commentato il presidente dell’ENEA Gilberto Dialuce, secondo cui per rispettare gli impegni sul clima servirà “almeno raddoppiare il tasso di riqualificazione energetica degli edifici”.

La pandemia di Covid-19 nel 2020 ha influito negativamente sulla povertà energetica, ossia la situazione in cui si trova una famiglia che non è in grado di pagare i servizi energetici primari (riscaldamento, raffreddamento, illuminazione, spostamento e corrente) a causa di una combinazione di basso reddito, spesa per l’energia elevata e bassa efficienza energetica in casa. Secondo ENEA, il valore si attesta intorno al 10%, in crescita rispetto all’8,3 del 2019 e all’8,8 del 2018.

Ci sono forti differenze, territoriali e di genere. I tassi più elevati si trovano nelle regioni del Sud Italia, tra il 13 e il 20%. Per quanto riguarda i nuclei familiari, si registrano valori maggiori (+2 punti) in quelli in cui una donna ha un reddito più alto – e in cui sono presenti due o più figli – rispetto al caso in cui sia un uomo.

(di Claudia Torrisi/ANSA).

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