Usa verso la stretta sui viaggi, Natale a rischio

Passeggeri all'aeroporto JFK di New York. (ANSA)

WASHINGTON- – Feste natalizie a rischio per i turisti stranieri negli Usa, dove a breve è attesa una nuova stretta sui viaggi a causa della variante Omicron. Un giro di vite già deciso dal Giappone e dalla Gran Bretagna, mentre a Rio de Janeiro si valuta la cancellazione della festa di Capodanno e anche del Carnevale.

Il cambio dello scenario rischia di rovinare le vacanze all’estero di 2,1 milioni di italiani che, secondo un’analisi della Coldiretti, sono spinti dall’incertezza a posticipare prenotazioni e programmi di fine anno e pensano di rimanere in patria valutando eventualmente soluzioni last minute sul territorio nazionale.

L’annuncio in Usa potrebbe essere dato già giovedì, quando Joe Biden illustrerà il piano invernale contro la pandemia, mentre i laboratori americani aspettano anche qui da un giorno all’altro il paziente zero della nuova variante. Tra le nuove misure in discussione, l’obbligo per chiunque arrivi – a prescindere dallo status vaccinale o dal Paese di provenienza – di un test 24 ore prima del volo e di un altro test nei 3-5 giorni successivi all’arrivo. In aggiunta potrebbe essere richiesto ai passeggeri (compresi quelli con cittadinanza americana) una quarantena di sette giorni, anche se i risultati sono negativi, pena multe e sanzioni.

Una misura, quest’ultima, controversa e che rischia di far saltare la ripresa del settore turistico, soprattutto nelle grandi città americane, da New York a Los Angeles, ormai in piena atmosfera natalizia.

Fino ad oggi per chi entra negli Usa basta un test (antigenico o molecolare) sino a tre giorni prima dell’imbarco per i vaccinati e un giorno prima per i non vaccinati.

Pur tentando di rassicurare dicendo che la variante Omicron è “motivo di preoccupazione ma non di panico”, Biden non vuole correre rischi e compromettere il controllo sempre più difficile della pandemia in un Paese ancora sotto il 60% di pienamente vaccinati (59,4%). Per questo ha limitato subito i viaggi da diversi Paesi africani dove è stata scoperta la variante Omicron e spinge per i booster, che ora i Cdc hanno raccomandato a tutti gli adulti dai 18 anni, mentre Pfizer ha già chiesto alla Fda l’ok all’uso di emergenza del vaccino per i ragazzi di 16 e 17 anni.

Purtroppo deve fare i conti anche con i giudici federali di nomina trumpiana, come Terry A. Doughty, che ha bloccato su tutto il territorio nazionale l’obbligo di vaccino per gli operatori sanitari (circa 10 milioni).

Intanto anche altri Paesi procedono con un giro di vite. Il più ferreo in Giappone, che ha chiesto alle compagnie aeree di bloccare dal primo dicembre nuove prenotazioni sino a fine mese, dopo aver chiuso i suoi confini a tutti i visitatori stranieri, compresi quelli con permesso di soggiorno provenienti dai 10 Paesi considerati i focolai della nuova variante Omicron.

La Gran Bretagna ha introdotto per chiunque arrivi la quarantena finché non riceve un test molecolare negativo nel secondo giorno di arrivo (con isolamento di 10 giorni per i positivi) e ha reintrodotto l’obbligo di mascherina in negozi e trasporti pubblici. La Francia invece da sabato riprenderà i collegamenti aerei con i 10 Paesi dell’Africa australe bloccati a causa della variante Omicron, ma con “severe restrizioni” che consentono lo sbarco solo ai residenti in Francia o in altri Paesi dell’Ue, oltre che ai diplomatici e agli equipaggi degli aeromobili.

Questi viaggiatori dovranno comunque sottoporsi a un test Covid all’arrivo: se il risultato sarà negativo, saranno tenuti a una quarantena di 7 giorni, mentre un test positivo richiederà una quarantena di 10 giorni.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

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