Italia è durissima, Portogallo sulla strada del Mondiale

Roberto Mancini dà istruzioni agli azzurri dal bordo campo durante Italia-Bosnia.
Roberto Mancini dà istruzioni agli azzurri dal bordo campo durante Italia-Bosnia. 2020ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

ROMA.  – Un percorso tutto in salita. É una vera e propria montagna da scalare, per l’Italia di Roberto Mancini, la strada che porta ai Mondiali del Qatar 2022. Tutto quello che il ct aveva auspicato di non trovare, il sorteggio di Zurigo l’ha riservato alla sua nazionale: la testa di serie piú forte, il Portogallo, nello stesso girone, e poi l’eventuale finale in trasferta.

Cosí per assicurarsi uno dei tre posti rimasti per le europee, l’Italia dovrá prima battere in casa la Macedonia del Nord, e poi andare a vincere contro Cristiano Ronaldo a Lisbona, o in subordine se il pronostico dell’altra semifinale fosse sovvertito a Istanbul contro la Turchia.

“É dura, sono avversari molto forti – il primo commento di Mancini, con un sorriso amaro – Noi speravamo di non incrociare il Portogallo: ma anche loro, tra tutte le teste di serie, credo sperassero di non incrociare l’Italia..”. Di fatto, almeno una delle due ultime vincitrici dell’Europeo salterá il Mondiale.

Per Ceferin, che ha parlato prima del sorteggio, l’indice di quanto sia “vivo il calcio europeo, per i due ct interessati forse solo un segno di cattiva sorte. Senza tener conto che se l’Italia ha fallito la qualificazione diretta per i due rigori sbagliati contro la Svizzera, il Portogallo puó recriminare per l’incredibile gol-vittoria non concesso a Ronaldo in casa della Serbia.

A Zurigo, poi, l’urna della Fifa ha stabilito oggi incroci asimmetrici. Nel primo gruppo, Scozia-Ucraina e Galles-Austria, con la finale in casa della vincente del secondo incontro. Nel gruppo, Russia-Polonia e Svezia-Repubblica Ceca, con finale in casa della vincente del primo: come dire, Austria, Polonia e Svezia se la giocano. Nel terzo girone, Italia-Macedonia del Nord e Portogallo-Turchia, con queste due nazionali che potranno giocare in casa l’eventuale finale.

Se tutto va come da pronostico, dunque, l’Italia potrebbe giocarsi l’ultima chance a Lisbona il 29 marzo. E allora servirá un’impresa per evitare un altro clamoroso fallimento, dopo la mancata qualificazione a Russia 2018. Le parole di Immobile, nei giorni scorsi, hanno confermato che molti degli azzurri hanno ancora in mente lo spettro dello spareggio perso con la Svezia, ma le preoccupazioni di Mancini sono altre.

“Fiduciosi di andare al Mondiale? Sí, lo siamo sempre. Soprattutto quando le cose si fanno piú difficili”, ha detto il ct. “La cosa piú importante sará avere a disposizione tutti i giocatori. Joao Pedro? É un attaccante forte, conosce il nostro calcio, ma vedremo piú in lá. Chi batterá il rigore? Intanto vediamo di ottenerne uno, poi chi lo batte lo troveremo”.

Il girone di ferro sorteggiato agli azzurri ripropone inoltre una questione: la volontá del ct di far spostare la giornata di campionato del 20 marzo. Dalla Lega di serie A non sono arrivati segnali positivi. “La magia dell’Europeo? Quella si crea quando si sta molto tempo insieme”, l’amara considerazione di Mancini. Che ora aspetta di capire se lo spauracchio Cristiano Ronaldo almeno fará cambiare idea ai club di serie A

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