ROMA. – “Un laboratorio culturale, uno spazio di confronto per aiutare innanzi tutto noi giornalisti a capire storie difficili e a raccontarle con le parole giuste, condizione essenziale per aiutare l’opinione pubblica a cambiare approccio su temi delicati”: Agnese Pini, direttrice della Nazione, sintetizza così l’impegno di ‘Luce!’, il progetto digitale del Gruppo Monrif (Qn Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, la Nazione, il Giorno) che festeggia un anno di vita incontrando i lettori il 30 novembre a Firenze, al teatro La Pergola, e intanto oggi è anche un magazine di 32 pagine, distribuito gratuitamente con le testate del gruppo, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
“Sono tanti gli ospiti, i personaggi, gli artisti, i politici che ci hanno accompagnato in questo anno nel costruire questo percorso che punta a far ‘luce’ sui temi dell’inclusione e della diversità”, sottolinea Pini. “Sulle violenza di genere ci sono ancora resistenze culturali e sociali molto forti: il percorso è in salita, ma a rendermi ottimista è la consapevolezza che fino a qualche anno fa di questi temi non si parlava, non esisteva la parola femminicidio, né il reato di stalking. Siamo sulla buona strada, il fatto che di queste istanze si parli di più è fondamentale”.
Nel magazine, oltre alle interviste ai componenti del Comitato scientifico di Luce (composto, da gli altri, da Luca Pancalli, Nando Pagnoncelli, Francesca Vecchioni, Larua Boella, Claudia Segre, Luisa Bagnoli, Ivan Cotroneo, Luca Trapanese), spazio a due testimonial “come Francesca Michielin e Arisa, due artiste che hanno fatto di questi temi delle bandiere”.
Michielin si esibirà anche nella seconda parte della serata del 30 novembre, che in apertura vedrà tra gli ospiti la ministra Elena Bonetti. Con il Comitato scientifico la redazione di ‘Luce!’ si incontra – su Zoom – una volta al mese: “Ne vengono fuori dibattiti spesso accesi da cui si impara tantissimo. Maneggiamo ancora fatica i temi dell’inclusione e della diversità: non è più possibile autoassolverci, abbiamo il dovere etico di raccontare la realtà nel modo giusto”.
Il focus di ‘Luce!’ spazia “dall’immigrazione alle famiglie, dal diritto alla vita o anche alla morte agli amori possibili alle tematiche ambientali. Un altro tema al quale dedicheremo uno speciale – annuncia Pini – è quello delle nuove differenze di classe, che ormai sono generazionali, su base anagrafica: le nuove generazioni sono destinate a guadagnare meno e vivere peggio”.