Mondiali: Spagna a rischio, e Svezia “vede” Qatar

Giocatori della "roja" spagnola festeggiano un gol. EPA/MATTEO BAZZI

ROMA.  – Prende il via domani, con dieci partite, il rush finale che, entro domenica sera, determinerà quali saranno le nazionali europee qualificate direttamente ai Mondiali in Qatar. Due, Germania e Danimarca, già lo sono, il resto è tutto in divenire e nelle prossime ore si giocano sfide decisive.

Ad esempio il Portogallo dovrà vincere a Dublino se vuole che poi gli basti un pareggio nel confronto diretto con la Serbia che, domenica 14, assegnerà il primo posto nel girone A. Alla vigilia il ct Fernando Santos incorona Joao Cancelo come “il miglior terzino del mondo”, conta come al solito sui gol di Cristiano Ronaldo e annuncia il forfait di Bernardo Silva.

Dovrà poi ponderare bene le scelte perché ha alcuni giocatori importanti in diffida e non vuole rischiare di perderli per il match contro Milinkovic e compagni. I quali, a loro volta, sosterranno un test contro il Qatar sognando che per andarci verso la fine del prossimo anno non debbano passare per le forche caudine degli spareggi.

Ma i riflettori domani saranno puntati soprattutto sulla Spagna di Luis Enrique, semifinalista a Euro 2020 che rischia di vedersi costretta agli spareggi o perfino l’eliminazione, e intanto deve vincere sul campo della Grecia (all’andata è finita 1-1). Se non ci riuscirà e, contemporaneamente, la Svezia vincerà in Georgia ad andare in Qatar saranno Ibra e soci.

Gli ellenici in casa loro rimangono un osso duro e vincendo avrebbero ancora una chance di agguantare almeno gli spareggi, battendo domenica anche il Kosovo. Ecco perché sono motivatissimi e intanto il loro ct John van ‘t Schip, ex ala del Genoa, ha messo a punto le strategie per fermare la Roja.

“Sappiamo quanto piaccia agli spagnoli mantenere il possesso palla – le parole dell’olandese – , per questo dovremo difendere alti il più possibile e così facendo creeremo occasioni per noi. Ho un piano, e tutti i miei lo hanno studiato bene”. Quanto a Luis Enrique, ct della Spagna, presenterà le dimissioni già domenica dopo la partita a Siviglia contro la Svezia se la sua squadra dovesse fallire la qualificazione al Mondiale.

Sempre domani potrebbero risultare decisivi i match che si giocano per il gruppo H, dove per il primo posto duellano Russia e Croazia. I vicecampioni del mondo in carica hanno l’obbligo di vincere a Malta (compito non certo impossibile) se non vogliono vedere qualificati direttamente i russi a patto che battano Cipro. Se, com’è probabile, le prime due vinceranno entrambe, deciderà tutto il confronto diretto di domenica a Spalato.

Slovacchia-Slovenia è invece un confronto inutile, visto che queste due selezioni sono tagliate fuori dalla lotta per i primi due posti.

Scende in campo anche la Germania già qualificata, che si “allenerà” contro il Liechtenstein dopo i problemi creati dal Covid nel gruppo del ct Flick. Armenia-Macedonia del Nord dirà invece una parola importante sulla lotta per il secondo posto di questo girone.

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