Scontro Lega-FdI sulle candidature. Salvini: “Primarie”

Saluti al termine dell'incontro tra il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il leader della Lega, Matteo Salvini e la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, presso la residenza romana di Silvio Berlusconi. Roma, 20 ottobre 2021.
In una foto del 20 ottobre 2021, saluti al termine dell'incontro tra il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, il leader della Lega, Matteo Salvini e la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, presso la residenza romana di Silvio Berlusconi. ANSA/CLAUDIO PERI

ROMA. – Ancora scintille dentro il centrodestra con l’ennesimo scontro tra Lega e Fratelli d’Italia, stavolta sulle candidature alle prossime amministrative. Anche Silvio Berlusconi, durante la riunione dei suoi coordinatori regionali ad Arcore, mette altra carne sul fuoco ribadendo che, usando un’ espressione gramsciana, Forza Italia non subisce alcuna egemonia da parte dei suoi alleati.

Ma tornando al nodo candidati, già in occasione della scoppola alle ultime amministrative, il Cavaliere – addirittura fuori dal seggio elettorale – criticò duramente le procedure che avevano portato alla scelta di Michetti e compagni, auspicando che i prossimi candidati della coalizione venissero indicati non dai vertici dei partiti ma dalle primarie.

Matteo Salvini, a caldo dopo lo spoglio, disse che i nomi erano stati scelti troppo tardi e che quindi non avevano avuto il tempo necessario per essere conosciuti dagli elettori. Ma nessun cenno al metodo di consultazione popolare, amatissimo nel corso degli anni dal centrosinistra, ma ancora mai utilizzato dal fronte politico opposto.

Oggi la svolta, con l’apertura del “Capitano” all’ipotesi di tenere le primarie in caso di disaccordo nella coalizione. Occasione per riaprire questo dibattito, le frizioni tra i due partiti sovranisti sul futuro candidato sindaco del centrodestra di Como. Ad accendere le polveri è proprio Matteo Salvini, indispettito dal fatto che FdI in questa città abbia già presentato il suo candidato per le elezioni comunali del 2022.

“Sicuramente se ognuno lancia il suo candidato a prescindere dalla coalizione, non è un gioco di squadra”, reagisce da Milano. Quindi rilancia: “Anziché litigare per mesi, l’invito al centrodestra è che laddove non c’è un accordo facciamo le primarie, facciamo scegliere i cittadini”.

Nessuna reazione ufficiale da parte di Fratelli d’Italia che giovedì terrà un importante esecutivo nazionale. Si tratta dell’organismo interno chiamato a riunirsi dopo tanto tempo per fare il punto dopo l’avanzata del partito non solo nei sondaggi ma anche nelle urne. Ma nel partito di Giorgia Meloni c’è chi ricorda alla Lega che FdI è sempre stata favorevole alle primarie. E che semmai erano altri che in passato hanno opposto resistenza.

Nel frattempo, Silvio Berlusconi torna a rinvigorire il partito azzurro. Nel corso di una lunga riunione con i suoi coordinatori regionali ribadisce che da parte di Forza Italia non c’è nemmeno l’idea di siglare delle alleanze diverse da quelle del centrodestra, perché – avrebbe sottolineato il Cavaliere – non solo non avrebbero una prospettiva ma, soprattutto, non sono coerenti con il nostro partito e con quello che serve al Paese.

Coerentemente con questa premessa esclude ogni equivoco sull’ipotesi di nuovi governi di larghe intese. “Il premier sta lavorando bene, ma – precisa Berlusconi – siamo consapevoli che l’unità nazionale è temporanea ed alle elezioni del 2023 si tornerà alla sfida tra centrodestra e sinistra”.

Tuttavia, ragiona Berlusconi, escludere ogni scenario “centristra”, non significa che Fi si appiattisca sull’asse Lega-FdI: “Noi siamo parte integrante del centro-destra, un centro-destra che anzi non potrebbe esistere senza di noi. In quell’ambito abbiamo però un ruolo ben distinto da quello dei nostri alleati della destra sovranista: un ruolo di centro liberale indispensabile per vincere e soprattutto per governare. Alle ultime amministrative – conclude – in un risultato complessivo che per il centro-destra non è stato positivo, gli unici a vincere sono stati i candidati con un profilo come il nostro”.

(di Marcello Campo/ANSA)

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