Covid Brasile: a Rio ricoveri ai minimi da inizio pandemia

Rio de Janeiro.

ROMA.  – Migliora il quadro epidemiologico a Rio de Janeiro, capitale turistica del Brasile, dove tutte le 33 regioni amministrative della metropoli mostrano un quadro a “basso rischio” di coronavirus insieme al minor numero di ricoverati dall’inizio della pandemia.

Due giorni fa, la “Cidade Maravilhosa” aveva registrato 127 persone in ospedale per Covid-19, il numero più basso dall’inizio dell’emergenza sanitaria. L’82% delle unità terapeutiche non ha registrato nuovi ricoveri nell’ultima settimana.

La scorsa settimana il sindaco, Eduardo Paes, ha decretato la fine dell’uso obbligatorio delle mascherine all’aperto, dopo aver raggiunto il 65% della popolazione vaccinata con due dosi.

Paes ha ribadito la sua aspettativa che, con l’avanzare delle vaccinazioni e l’abbassamento dei contagi, si celebrerà la festa di Capodanno sulla spiaggia di Copacabana, dove tradicionalmente si concentrano milioni di persone. Mentre a febbraio 2022 sono attese le sfilate di carnevale nel Sambodromo cittadino.

Secondo il bollettino pubblicato oggi, il 68% dei residenti di Rio ha già ricevuto due dosi di vaccino. La prossima fase di alleggerimento dell’uso delle mascherine avverrà quando il 75% dei “cariocas” sarà completamente vaccinato.

Nel paese, oltre il 55% della popolazione ha già ricevuto due dosi di vaccini contro il coronavirus. I segretariati alla Salute dei 27 governi statali hanno riferito che 117,8 milioni di persone hanno ricevuto entrambe le dosi di AstraZeneca, CoronaVac, Pfizer, o la dose unica di Janssen, pari al 55,2% della popolazione.

Parallelamente, 155,1 milioni di cittadini hanno ricevuto almeno una dose, cifra che rappresenta il 72,7% dei brasiliani.

Nella ultime 24 ore, il Brasile ha registrato 13.352 nuovi casi di coronavirus e 436 decessi provocati dalla malattia: lo ha reso noto il ministero della Sanità, secondo quanto riporta il Giuardian.

Dall’inizio della pandemia il totale dei contagi nel Paese sale così a quota 21.849.137, inclusi 608.671 morti.

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