Parigi saluta Mager e Sonego, Alcaraz sfida Sinner

Lorenzo Musetti in azione
Lorenzo Musetti in azione. EPA/David Guzman

ROMA.  – Gianluca Mager e Lorenzo Sonego salutano troppo presto il torneo Masters 1000 di Parigi e domani tocca a Jannik Sinner.  Il neo numero 9 del mondo, in scena direttamente al secondo turno, confronterà le proprie ambizioni di partecipare alle Finals di Torino con l’esuberanza ed il talento dello spagnolo 18enne Carlos Alcaraz, salito la scorsa settimana fino al numero 34 della classifica mondiale e giustiziere di Matteo Berrettini a Vienna.

Una sfida tra due Next Gen (38 anni in due) con un unico precedente, favorevole al ragazzo di El Palmar (Murcia), a segno in tre set al primo turno del Challenger di Alicante ad aprile del 2019, quando non aveva ancora compiuto 16 anni. Nel primo turno Alcaraz ha superato il francese Pierre-Hugues Herbert con il punteggio di 6-7, 7-6, 7-5. Un match durato tre ore, che ha messo in mostra le doti di maratoneta del giovane spagnolo.

Al secondo turno c’è anche Lorenzo Musetti (ripescato dopo essere stato eliminato nelle qualificazioni dal francese Hugo Gaston), che è finalmente riuscito a battere la sua “bestia nera”, il serbo Laslo Djere, sconfitto con il punteggio di 4-6, 7-6 (7/5), 6-4 in un incontro terminato a ridosso della scorsa mezzanotte. Mercoledì Musetti si giocherà un posto negli ottavi contro l’australiano James Duckworth, n.55.

Peccato per Mager, che nei primi due set ha messo alle corde uno dei tennisti più forti del tour. Ma poi ha pagato la fática ed il ritorno del suo avversario, Felix Auger Aliassime, n.11 del ranking e 9 del seeding. Il canadese ha vinto in rimonta (4-6, 6-4, 6-1, dopo quasi due ore di lotta) eliminando il sanremese, n.66, proveniente dalle qualificazioni.

Ed è andata male anche a Sonego, che ha pagato la poca concretezza (ed un pizzico di sfortuna) nei momenti chiave del match. Il 26enne torinese, n.27 del ranking, ha ceduto 3-6, 6-2, 6-3, in un’ora e 50 minuti, allo statunitense Taylor Fritz, n.26 ATP, uno dei giocatori più “caldi” di questo finale di stagione, nelle ultime settimane semifinalista nel “1000” di Indian Wells e finalista domenica a San Pietroburgo (battuto da Cilic).

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