Tennis: ecco l’Italia della Davis, giovane e brillante

La grinta di Matteo Berrettini.
La grinta di Matteo Berrettini. (ANSA)

TORINO.  – Due top 10 come Matteo Berrettini e Jannik Sinner, l’esperienza di un veterano come Fabio Fognini, la voglia di emergere del campione torinese Lorenzo Sonego e la qualità del 19enne Lorenzo Musetti.

É’ “una squadra giovane e che guarda a futuro” quella che Filippo Volandri, al debutto da capitano azzurro, ha messo insieme per la Coppa Davis, che sbarca a Torino dal 25 al 29 novembre, una settimana dopo le Atp Finals, per un quarto di finale.

“Abbiamo una squadra molto competitiva – sottolinea Volandri – ma nuova e giovane. Gli obiettivi sono tutti realizzabili, ma non voglio darmi un risultato a brevissimo. Credo ci voglia un pochino di tempo”.

Alla presentazione della Coppa Davis, oggi al Museo del Risorgimento, Volandri si dice dunque ottimista ma predica prudenza. “É inutile nasconderci dietro un dito: la vittoria della Davis è uno degli obiettivi della Federazione”, l’inizio di un percorso che ha un orizzonte temporale più ampio dell’immediato.

“Credo ci voglia un pochino di tempo. Saranno settimane molto impegnative – aggiunge – e gran parte dei tennisti saranno impegnati fino a pochi giorni prima della Coppa Davis. Bisognerà quindi vedere le condizioni in cui arriveranno”.

Per gli azzurri l’esordio in Davis non sarà una formalità. Il primo impegno sul campo sarà infatti, il 26 novembre, contro gli Stati Uniti di Mardy Fish, che potrà contare su John Isner, Reilly Opelka, Taylor Fritz, Jack Sock e Rajeev Ram.

“Partiamo da un incontro difficile – conferma Volandri – contro una nazionale che ha giocatori forti ed esperti, che ben si adattano a questo format e alle condizioni di gioco. Ma siamo pronti. E poi avremo la possibilità di giocare in Italia, pertanto faccio un appello al nostro pubblico di venire numeroso. Il calore della gente può davvero fare la differenza”.

“Abbiamo l’opportunità di giocare una parte delle Finals in casa, in un momento nel quale i nostri ragazzi hanno concrete chance di lottare per la vittoria finale – conferma il presidente della Fit, Angelo Binaghi -. É un’occasione da non lasciarsi sfuggire. Abbiamo legittime ambizioni, con una squadra nuova, un capitano nuovo e dei giocatori esordienti.”

“ L’Italia presenterà un mix fra esperienza e gioventù, dunque può sognare. Da Torino inizia un ciclo di 4-5 anni che ha come obiettivo quello di vedere finalmente la nostra nazionale competitiva ad altissimi livelli in una competizione come la Coppa Davis. Vincerla in prospettiva – conclude – può essere un nostro obiettivo”.

(di Erika Petromilli/ANSA).

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