Coronavirus in Italia: lenta crescita esponenziale, più 109 ricoveri

L''apertura del nuovo hub per le vaccinazioni anti Covid in occasione dell'' “Open night over 18” presso la Nuvola Lavazza, Torino,
L''apertura del nuovo hub per le vaccinazioni anti Covid in occasione dell'' “Open night over 18” presso la Nuvola Lavazza, Torino, 25 giugno 2021 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – La curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia è in lenta crescita esponenziale, in una situazione che ricorda quella del periodo tra fine settembre e inizio ottobre 2020; sale anche il tasso di positività, arrivato all’1,9%, e aumentano i ricoveri: è la fotografia di una situazione che richiede ancora un grande cautela.

E’ una situazione, però, nella quale il vaccino può fare la differenza, ha rilevato il ministro della Salute Roberto Speranza, a proposito delle “differenze enormi” nelle vaccinazioni anti Covid-19 in Europa, con conseguenze importanti in termini di ricoveri e decessi. Positivo, al momento, è il dato secondo cui la nuova variante AY.4.2 isolata in Gran Bretagna potrebbe non essere più trasmissibile della variante Delta, oggi dominante in tutto il mondo.

I dati del ministero della Salute indicano che i nuovi casi positivi al virus SarsCoV2 sono stati 2.818 in 24 ore, contro i 4.526: dati che molto probabilmente risentono della giornata festiva, come quelli di ogni lunedì. Dimezzato rispetto al giorno precedente anche il numero dei tamponi: 146.725 contro i 350.170 di sabato 30 ottobre. Il tasso di positività risulta in aumento dall’1,3% all’1,9% calcolando il rapporto fra il totale dei casi e il totale dei test, fra molecolari e antigenici rapidi. Considerano il rapporto fra il totale dei casi e i soli test molecolari il tasso di positività è del 6%, secondo i calcoli del sito Covidtrends.

I decessi sono stati 20, contro i 26 del giorno prima. I dati del ministero indicano inoltre un deciso aumento dei ricoveri: 22 in più nelle terapie intensive, nel saldo tra entrate e uscite, e 33 nuovi ingressi contro i 17 del giorno precedente. Complessivamente i pazienti ricoverati in rianimazione sono 364. Nei reparti ordinari, dove i pazienti sono attualmente 2.863, i ricoveri sono stati 109 in più in 24 ore.

Per quanto riguarda le regioni, i dati del ministero indicano che a registrare l’incremento maggiore in un giorno è stato il Lazio, con 445 nuovi casi positivi; seguono Emilia Romagna (407), Veneto (362), Campania (354), Sicilia (295), Toscana (204) e Lombardia (186). Dalla Regione Friuli Venezia Giulia arriva intanto un campanello d’allarme sulla crescita, che nella provincia di Trieste ha un andamento esponenziale, con 801 casi rilevati nell’ultima settimana che segnano un raddoppio rispetto alla settimana precedente.

La crescita esponenziale, con un tempo di raddoppio più dilatato, è in corso a livello nazionale, secondo l’analisi del fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook ‘Coronavirus-Dati e analisi scientifiche’. Emerge infatti che i casi di Covid-19 stanno raddoppiando in Italia a intervalli di circa tre settimane, con una crescita esponenziale che procede lentamente.

“Se guardiamo al numero dei casi di Covid registrati in Italia ogni settimana, osserviamo – ha detto Sestili – un aumento medio di 1,35 al giorno. Vale a dire che i casi aumentano in media ogni giorno di 1,35 rispetto ai sette giorni precedenti. Questo significa un aumento giornaliero del 35% dei casi rispetto a quelli rilevati sette giorni prima”. Il fisico ha rilevato quindi che il “tempo di raddoppio è di circa tre settimane, confrontabile con quello che si registrava fra settembre e ottobre 2020.

“Non sembrerebbe, al momento, che a spingere in su la curva dell’epidemia sia la nuova variante AY.4.2 del virus SarsCoV2, che non risulterebbe essere più trasmissibile della Delta (B.1.167.2), ha osservato il virologo Francesco Broccolo, dell’Università di Milano Bicocca, riferendosi alle mutazioni Y145H e A222V, entrambe sulla proteina Spike utilizzata dal virus per invadere le cellule. Entrambe “sono state trovate in vari altri ceppi del virus fin dall’inizio della pandemia, ma fino ad ora sono rimaste a bassa frequenza. I primi ceppi portatori di entrambe le mutazioni sono stati sequenziati nell’aprile 2020 e nessuno dei due è stato trovato in nessuna variante di preoccupazione”.

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