Argentina: ambasciatore Usa la chiama “bell’autobus con ruote rotte”

Marc Stanley, il nuovo ambasciatore degli Stati Uniti in Argetnina, con il presidente Joe Biden. (Ansalatina)

BUENOS AIRES. – Sorpresa e qualche perplessità hanno suscitato a Buenos Aires alcune dichiarazioni di Marc Stanley, l’ambasciatore degli Stati Uniti, fresco di nomina, che in una testimonianza davanti alla Commissione Affari esteri del Senato Usa ha, fra l’altro, definito l’Argentina come “un bell’autobus turistico a cui non funzionano le ruote”.

Stanley è un avvocato texano, attivista politico e leader della comunità ebraica statunitense, di profonda fede  democratica ma, scrive il quotidiano filogovernativo argentino Pagina 12′, sembra “voler tracciare una linea di continuità con il suo predecessore Edward Prado”, scelto da Donald Trump.

Davanti ai senatori, l’ambasciatore ha anche messo in discussione la politica sui diritti umani del governo del presidente Alberto Fernández, sottolineando il poco entusiasmo nel sostenere gli Usa nella condanna di Venezuela, Cuba e Nicaragua, ed ha assicurato che si impegnerà a fare tutto il possibile perché gli ideali statunitensi siano onorati in tutto l’emisfero”.

Sul debito con il Fondo monetario internazionale (Fmi), Stanley ha sostenuto che “è enorme” e che “il problema è che è responsabilità dei leader argentini elaborare un piano macroeconomico per restituirlo, e non lo hanno fatto. Dicono – ha indicato non senza ironia – che presto ne metteranno insieme uno”.

Infine il diplomatico statunitense ha toccato la questione delicata delle relazioni commerciali bilaterali fra Argentina e Cina, in particolare sottolineando che l’attenzione degli Usa deve essere massima “allorché la tecnologia 5G sta entrando nel mercato regionale, permettendo alla Cina di accedere a tutti i dati e le informazioni della popolazione argentina”.

Lascia un commento