Mondiali ginnastica artistica: storico oro a Nicola Bartolini

Nicola Bartolini festeggia con il team Italia la storica medaglia d'oro nel Mondiale di Ginnastica artistica in Kitakyushu, Giappone, 23 Ottobre 2021
Nicola Bartolini festeggia con il team Italia la storica medaglia d'oro nel Mondiale di Ginnastica artistica in Kitakyushu, Giappone, 23 Ottobre 2021. EPA/KIMIMASA MAYAMA

ROMA. – L’onda lunga dell’Italia che vince non si ferma e dai mondiali di ginnastica artistica di Kitakyushu, in Giappone, arriva un altro successo da iscrivere nella storia dello sport azzurro, con la vittoria nel corpo libero del sardo Nicola Bartolini. Una medaglia epocale, perché Bartolini, è il primo nella storia della ginnastica maschile a vincere il titolo iridato nel corpo libero. Prima solo due bronzi, conquistati da Franco Menichelli a Praga 1962 e a Dortmund 1966.

Una giornata da ricordare quella di oggi per la ginnastica italiana che porta a casa anche l’argento e il bronzo agli anelli con Marco Lodadio e Salvatore Maresca, e la medaglia d’argento di Asia D’Amato nel volteggio femminile.

La prima giornata riservata alle finali di specialità ai mondiali di Kitakyushu si apre nel segno del tricolore. Ventiquattro anni dopo l’oro di Jury Chechi ai mondiali di Losanna del 1997 negli anelli. Venticinque anni, sardo di Quartu Sant’Elena, Nicola Bartolini, alla sua prima finale mondiale in carriera, ha totalizzato 14,800 punti precedendo il giapponese Kazuki Minami e il finlandese Emil Soravuo.

“E’ un risultato storico: ora mi aspetto una statua”: Bartolini si è appena laureato campione del mondo di ginnastica artistica nel corpo libero, e non nasconde la sorpresa. “E’ un momento indescrivibile”, racconta da Kitakyushu il 25enne ginnasta che si definisce un’ ‘ex testa calda’.

“E’ stato un periodo duro tra preparazione e mille cose. Ho tirato fuori gli artigli e ho fatto gli esercizi giusti al momento giusto. Poi c’è stata un pizzico di fortuna, che non basta mai, ma quando si lavora duro il risultato si vede. Quando ho visto Yulo fuori pedana – ha aggiunto Bartolini parlando dell’errore del rivale filippino, favorito per l’oro – ho cominciato a pensare che poteva arrivare qualcosa di serio. Dal 2014, anno del mio primo Mondiale sono cambiato tanto, è diventato il mio lavoro e finalmente si vede. Aspetto una statua con la mia faccia, come Menichelli”.

Bartolini, tesserato con la Pro Patria Bustese, appena sei mesi fa aveva conquistato la medaglia di bronzo agli Europei di Basilea e l’oro ai campionati assoluti a Napoli. Per un soffio il sardo non è riuscito ad ottenere il pass per i giochi olimpici di Tokyo 2020 che ha dovuto seguire da spettatore. Oggi un nuovo passo avanti con il primo titolo iridato.

Al volteggio femminile Asia D’Amato raggiunge un altro primato, vincendo la prima medaglia d’argento del lungo palmares femminile sulla rincorsa dei 25 metri. La diciottenne di Genova, in forza alle Fiamme Oro e cresciuta nella Brixia di Brescia, con 14.083 chiude alle spalle di Rebecca Andrade, leader con 14.966. Terza la russa Angelina Melnikova con la media di 13.966. La D’Amato si era aggiudicata il bronzo a squadre nel 2019 ai Mondiali di Stoccarda, insieme alla sorella gemella Alice e alle altre fate della Nazionale di Enrico Casella.

“È un’emozione indescrivibile poter stringere la medaglia d’argento mondiale – le parole di Asia D’Amato dopo la cerimonia di premiazione – Volevo riscattarmi dalla prestazione incerta nell’All Around e ci sono riuscita. Finire davanti ad Angelina Melnikova, la neo campionessa iridata, mi ha emozionato ancora di più. Voglio dedicare questa medaglia a tutti quelli che hanno permesso questo storico risultato: dal Direttore Tecnico nazionale Enrico Casella, a Marco Campodonico, a tutto lo staff dell’Accademia Internazionale di Brescia, alla Federazione, al Gruppo Sportivo della Polizia di Stato e alla mia famiglia, soprattutto a mio padre che, ultimamente non sta molto bene”

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