Banche: sofferenze a minimi, calo tassi sui mutui

ROMA.  – Scendono ancora le sofferenze nettebancarie che tornano ai livelli del marzo 2009, prima dello scoppio della crisi finanziaria, e ora il mondo del crédito guarda alla fase di uscita dalle misure straordinarie di sostegno varate nel corso della crisi pandemica.

Un loro ritiro troppo brusco potrebbe mandare in difficoltà le aziende e quindi tornare a far crescere i crediti deteriorati ma nel frattempo gli istituti, come non si stancano di ripetere la Bce e la Banca d’Italia, non devono cessare la pulizia dei portafogli (la moratoria scadrà a fine anno) e capire quali imprese o settori siano compromessi o meritevoli di un aiuto per superare appieno questa fase.

La posizione è condivisa dal ministro dell’economia Franco che in questi giorni ripete come l’incertezza renda ancora necessario un sostengo all’economia mentre le tensioni sui prezzi e sull’approvvigionamento delle materie prime pongono difficoltà alla ripresa.

Le banche comunque sono in una posizione migliore rispetto a quando scoppiò la precedente crisi. Dal rapporto mensile Abi si ricava come le sofferenze siano tornate al livello del marzo 2009 e continuino a calare. Ad agosto erano a quota 16,6 miliardi di euro, contro i 17,8 miliardi di luglio 2021 e ai 24,5 miliardi di agosto 2020 .

Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 72,2 miliardi. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali, ad agosto 2021 è stato pari allo 9,7%. Contro lo 0,9% del marzo 2009. E se i prestiti crescono, specie quelli alle famiglie, grazie al perdurare delle garanzie e alle moratorie i tassi restano ai minimi storici visto il perdurare della politica monetaria accomodante della Bce.

I tassi sui nuovi mutui sono all’1,39% (1,46% ad agosto 2021, 5,72% a fine 2007) e il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,19% (stesso valore nel mese precedente e 6,18%). Per quanto riguarda il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è l’1,19% (1,07% il mese).

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