Conference League: tris della Roma, tutto facile in Ucraina

El Shaarawy, il migliore, apre le marcature
El Shaarawy, il migliore, apre le marcature. (ANSA)

ROMA. – Zorya Luhansk-Roma: vedendo certe partite, aumentao i dubbi sul senso di una terza coppa voluta dall’Uefa. Mourinho fa turn over, e visto che in Conference la Roma c’è, cerca e trova la vittoria per confermare di essere tra le favorite. E per scacciare i cattivi pensieri del derby.

Così la Roma onora l’impegno, in una trasferta in Ucraina faticosa per il viaggio più che per l’avversario, e nella lontana città di Zaporizhia batte per 3-0 lo Zorya, club impossibilitato a giocare nel proprio stadio di Luhansk a causa della guerra nell’Ucraina orientale.

Per i giallorossi, oggi in maglia bianca, è stato tutto facile, così Mourinho ha potuto festeggiare con l’ottavo successo alla guida della Roma le sue 200 partite europee e può già pensare alla prossima sfida dei campionato, quella di domenica all’Olimpico contro l’Empoli dell’ex Aurelio Andreazzoli.

All’inizio il tecnico ha dato spazio alle seconde linee, spostando Ibanez a terzino e schierando Kumbulla e Calafiori fra i quattro della difesa, mentre a centrocampo, confermato Cristante, ha preferito Darboe a Diawara e Villar, confermando che proprio non ‘vede’ questi due giocatori, peraltro entrati nella ripresa a vittoria ormai assicurata.

In avanti Shomurodov ha fatto la punta centrale, con Carles Perez a destra nel tridente alle su spalle e El Shaarawy a sinistra. Proprio il Faraone, uno dei migliori in campo e già a segno contro il Cska di Sofia, ha sbloccato il risultato dopo appena sei minuti finalizzando al meglio un assist di Darboe (buona la sua prova, Mourinho prenda nota) dopo aver sfruttato il disallineamento della difesa avversaria e saltato il portiere rivale Matsapura.

Sempre ‘El Sha’ ha cercato con insistenza il raddoppio ma un paio di sue conclusioni sono finite fuori e in una circostanza ha parato l’estremo difensore dello Zorya, che peraltro ha provato a sua volta a spingere non rendendosi però mai pericoloso

Nella ripresa c’è stata prima una grande occasione, l’unica, dei padroni di casa con Sayyadmanesh che ha inventato un passaggio filtrante su cui nessuno dei suoi è intervenuto. Poco dopo ancora El Shaarawy si è reso pericoloso, in un match dai ritmi comunque da sonnolenza.

Ma all’ora di gioco gli ingressi di Zaniolo e Abraham hanno scosso la Roma che, in breve, ha chiuso la gara, prima con un bel colpo di testa di Smalling e poi con Abraham che ha realizzato il tris, in sospetta posizione di fuorigioco (ma in Conference League non c’è il Var), dopo uno scambio Zaniolo-Pellegrini-Zaniolo. Nel finale l’apparizione in campo degli spagnoli Villar e Borja Mayoral, ma a quel punto tutto era già stato deciso e ora rientreranno nei ranghi.

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