Guerra Uefa-Fifa: spunta Italia-Argentina per nuova Coppa

La nazionale calcio azzurra. Archivio.

ROMA. –  Italia e Argentina si affronteranno  nel giugno del prossimo anno, nella prima edizione della Supercoppa tra i vincitori dell’Europeo e quelli della Coppa America di calcio. É il frutto dell’accordo tra Conmebol e Uefa, annunciato dalla confederazione sudamericana, “per l’ampliamento dell’attuale cooperazione”.

Il tutto mentre andava in scena un incontro tra il presidente della Fifa, Gianni Infantino e il numero uno dell’Uefa Aleksander Ceferin con argomento la riforma dei calendari e il Mondiale biennale, idea che la federazione  internazionale è intenzionata a realizzare  consultando tutti ma senza fermarsi all’opposizione proprio di Europa e Sudamerica. Un incontro dal quale è emerso un dialogo “costruttivo”.

La Fifa ha annunciato nei giorni scorsi la volontá di ascoltare tutti i protagonisti del mondo del calcio, a cominciare dai giocatori, a partire dal 30 settembre.

Intanto la Uefa non chiude il capitolo della sua guerra alla Superlega per club (per la quale nei mesi scorsi la Fifa era stata più o meno esplicitamente accusata di debole opposizione): dopo aver annullato il procedimento disciplinare verso Real, Barca e Juve, le uniche tre rimaste sulla linea di un supercampionato europeo, ha ricusato il giudice di Madrid che gli aveva imposto la retromarcia, e in questo ha ricevuto l’appoggio della Liga spagnola. Poi, in serata, l’annuncio della nuova Supercoppa che esordira’ a giugno prossimo con Italia-Argentina, e certo non fará piacere alla Fifa che vuole snellire.

Il progetto messo a punto da Arsene Wenger per Infantino prevede un Mondiale e stravolge i calendari del calcio mondiale.

La Fifa si è affidata al lavoro dell’ex tecnico dell’Arsenal,  che dal 13 novembre del 2019 ricopre il ruolo di responsabile dello sviluppo mondiale del calcio e che nei giorni scorsi è uscito allo scoperto gettando il primo sasso nel già agitato lago della geopolitica calcistica, fornendo supporto ideologico alla proposta.

Secondo Wenger, giocare il Mondiale ogni due anni consentirebbe di razionalizzare e armonizzare il calendario internazionale, costringendo di fatto a giocare tutte le altre manifestazioni continentali (Europei, Copa America ecc) negli anni dispari, diversamente da quanto accade oggi.

Uno dei punti di forza della tesi sostenuta dalla Fifa è garantire ai giocatori dei benefici in termini di un minor numero di viaggi da dover sostenere e di chilometri da percorrere in giro per il mondo, consentendo inoltre alle squadre di club di poter disporre per un periodo continuato di 6-7 mesi dei propri calciatori, che sarebbero impegnati per solo 30 giorni, al contrario dei 45 attuali, con le proprie Nazionali.

Le posizioni sono distantissime, dal momento che l’Uefa teme che il nuovo calendario possa  compromettere le sue competizioni. La finestra unica per le qualificazioni presentata dalla Fifa  comporterebbe infatti la fine della Nations League, sulla quale la federazione europea ha puntato molto. Inoltre, il Mondiale biennale significherebbe lo spostamento dell’Europeo negli anni dispari, risultando un problema per i diritti televisivi 2028, già in parte venduti.

Contraria all’idea del Mondiale biennali l’Eca, l’associazione dei club europei Al Khelaifi del Paris SG (successore di Andrea Agnelli) che nei giorni scorsi ha fatto sapere di seguire “con grave preoccupazione e allarme il lancio da parte della Fifa di campagne di pubbliche relazioni molto attive portate avanti apparentemente con l’obiettivo di proporre delle riforme, in particolare l’introduzione di un Mondiale biennale”.

Come l’Uefa, contraria al progetto è anche la Conmebol, così come i medici sportivi, preoccupati per l’eccessivo numero di partite a cui i giocatori potrebbero essere sottoposti, oltre che della perdita di valore delle campionati nazionali e continentali.

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