Dietrofront Instagram, stop a social per ‘under 13’

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ROMA. – Instagram fa un passo indietro, sospende il progetto della piattaforma Kids dedicata ai minori di 13 anni che era trapelata a maggio scorso e aveva subito scatenato dubbi e polemiche. “Questo ci darà il tempo di lavorare con genitori, esperti, responsabili politici e autorità di regolamentazione per ascoltare le loro preoccupazioni e dimostrare il valore e l’importanza di questo progetto online per i giovani adolescenti di oggi”, spiega il capo di Instagram. Adam Mosseri.

Nei giorni scorsi la piattaforma era finita sotto la lente del Wall Street Journal che in un’inchiesta a puntate sulla galassia Facebook aveva descritto l’app delle foto come un ambiente “tossico” per i giovani, soprattutto per le ragazze. Intanto, la sua principale rivale TikTok la raggiunge, arrivando a quota 1 miliardo di utenti.

“I critici di Instagram Kids lo vedranno come un’ammissione che il progetto è una cattiva idea – scrive Mosseri – Non è così. La realtà è che i bambini sono già online e crediamo che sviluppare esperienze adatte alla loro età sia molto meglio per i genitori. Continueremo il nostro lavoro per consentire ai genitori di supervisionare gli account dei propri figli”, conclude il capo di Instagram lasciando presagire nuove funzionalità in arrivo a questo scopo nei prossimi mesi.

Il dietrofront dell’app molto popolare tra i ragazzi che da tempo la preferiscono a Facebook – più del 40% dei suoi utenti ha meno di 22 anni – arriva a pochi giorni di distanza da una inchiesta del Wall Street Journal. La testata americana è venuta in possesso di una ricerca interna condotta dalla società negli ultimi tre anni per cercare di capire come l’uso del social influisca su milioni di giovani utenti; ha riportato che genera ansia, depressione, dipendenza e disagio per il corpo, dovuto al costante confronto di immagine.

A controbattere a queste accuse, parallelamente al post di Adam Mosseri, arriva anche quello di Pratiti Raychoudhury, Vice Presidente di Facebook, a capo del settore Ricerca. “Contrariamente alla caratterizzazione del Wall Street Journal – spiega – la ricerca di Instagram mostra che per 11 delle 12 aree riferite a problemi di benessere e riscontrati dalle adolescenti, la piattaforma le ha rese migliori e non peggiori”.

Il manager ammette però che riguardo l’immagine del corpo, le ragazze hanno riferito che Instagram le ha fatte sentire peggio. Insomma, aggiunge, “gli adolescenti hanno esperienze sia positive sia negative con i social media, facciamo ricerche interne per scoprire come possiamo migliorarle”.

Per Instagram, come per tutti i social media, la base di giovani utenti è vitale per la sopravvivenza. Lo dimostra la crescita di TikTok, l’app di video brevi della società cinese ByteDance, molto usata dai giovanissimi che in un anno ha avuto un balzo del 45% arrivando al traguardo di un miliardo di utenti attivi mensili. E proprio pochi giorni fa la versione cinese dell’app che si chiama Douyin, ha annunciato che limiterà l’uso della piattaforma ai ragazzi di età inferiore ai 14 anni, al massimo a 40 minuti giornalieri.