ROMA. – Con le immagini degli stadi vuoti di Tokyo 2020 ancora negli occhi e la pandemia che ogni giorno presenta nuove minacce, il Comitato olimpico internazionale lancia Pechino 2022.
La sfida dei prossimi Giochi invernali è innanzitutto per la Cina. Nel Paese dove tutto è nato, ormai i casi di Covid dichiarati sono spesso poche decine nell’arco delle 24 ore, anche grazie a rigidissime regole di quarantena.
Dal 4 al 20 febbraio dell’anno prossimo però sono attese migliaia di persone da ogni parte del mondo, me le rigige norme di quarantena in entrata e in uscita hanno aumentato i dubbi, ancor piu’ di quanto fosse per Tokyo. “Il presidente Xi Jinping ha assicurato che i Giochi si faranno, ma le regole attuali sono difficili, aspettiamo”, aveva detto nei giorni scorsi il numero 1 del Coni, Giovanni Malago’.
Di fronte alle incognite, non solo italiane, Thomas Bach, in una lettera al movimento olimpico si è premurato di sottolineare che “insieme ai nostri partner e amici cinesi, non stiamo risparmiando sforzi per rendere questi Giochi olimpici invernali sicuri e protetti per tutti”. A partire dai vaccini: il piano che “ha funzionato così efficacemente per Tokyo”, annuncia Bach, sarà riproposto. Quindi “sosterremo ancora una volta i soggetti coinvolti rendendo disponibile il siero a tutti i partecipanti alle Olimpiadi prima di Pechino, in linea ovviamente con le normative nazionali”.
Per farlo, sottolinea il numero uno del Cio, “già ora, vorrei incoraggiare i Comitati olimpici nazionali che intendono richiedere dosi di vaccino aggiuntive per le loro delegazioni, i loro Comitati paralimpici nazionali e le altre parti interessate, ad informarci il prima possibile”.
Infatti “gli atleti meritano il nostro massimo supporto per garantire che possano prepararsi in piena concentrazione nel loro sport e competere nelle migliori condizioni possibili sotto ogni aspetto”. Intanto con la Cina c’è già una “eccellente cooperazione” dal punto di vista sanitario.
Proprio da questa emergenza nasce il motto di Pechino 2022. “Together for a shared future” vuole rappresentare la speranza di vincere insieme le “difficoltà incontrate durante la pandemia”, ha spiegato il Cio presentando lo slogan. Ma soprattutto “il potere dei Giochi di superare le sfide globali come comunità, con un futuro condiviso per l’umanità”.
Il motto è stato selezionato al termine di lungo processo, tra maggio e settembre 2020. Durante questo periodo l’organizzazione ha raccolto 79 proposte da università cinesi ed esperti di diversi settori ne hanno poi selezionate 11.
“Together for a shared future”, sulla base dello slogan “dei Giochi di Pechino 2008, ‘One World, One Dream’, non solo incarna il concetto di condivisione, ma coglie anche la situazione attuale della pandemia globale e – ha spiegato Chen Ning, direttore generale del dipartimento Cultura e cerimonie di Pechino 2022 – riflette le aspirazioni comuni di tutti i paesi del mondo ad unirsi insieme per un futuro migliore”.