Auto: mercato Europa meno 24,4% negli 8 mesi sul 2019

Una fila di vetture in una autopista

TORINO. – Il mercato auto europeo, di nuovo in piena tempesta per la crisi dei semiconduttori, si lascia alle spalle un’estate difficile. Un’altra battuta d’arresto dopo quattro mesi di segno positivo e una chiusura del primo semestre in rialzo a doppia cifra (+27,1%).

Secondo i dati diffusi dall’Acea, nell’Unione Europea, allargata all’Efta e al Regno Unito, a luglio le immatricolazioni di auto sono state 978.918 unità, il 23,6% in meno dello stesso mese del 2020. Ad agosto il mercato si ferma invece a 724.710 immatricolazioni, in calo del 18,1%.

Da inizio anno i volumi immatricolati raggiungono 8.188.886 unità, con una variazione positiva del 12,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Una crescita solo apparente, spiega il Centro Studi Promotor, perché “iI dato del 2020 era stato fortemente penalizzato dalla pandemia e quindi un rimbalzo nel 2021 era assolutamente scontato, ma non riflette la situazione reale del settore dell’auto.

Per avere un quadro veritiero occorre fare il confronto tra il 2021 e il 2019, anno precedente la pandemia. In questo caso il calo è del 24,4%, mentre alla fine del primo semestre  era del 23%. Peggioramento che dovrebbe accentuarsi nei prossimi mesi per la crisi dei semiconduttori che ha determinato fermi nella produzione di molte case automobilistiche”. Secondo il presidente Gian Primo Quagliano “è necessario che il nostro Paese adotti al più presto una politica di incentivi per la transizione all’auto elettrica con sostegni permanenti”.

Dei trenta mercati dell’Europa Occidentale soltanto la Norvegia, dove sono forti gli incentivi per le auto elettriche, risulta in crescita (+11,5%), mentre tutti gli altri sono sotto la soglia pre Covid. “In Italia rispetto ai maggiori mercati europei manca ancora un piano strategico di sostegno al settore auto e di incentivo per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, sia quelli molto stringenti già in vigore sia quelli previsti dall’ancor più ambizioso pacchetto della Commissione Ue per la riduzione del 55% delle emissioni entro il 2035” spiega Andrea Cardinali, direttore generale dell’Unrae.

L’Anfia invita a tenere “alta l’attenzione sull’impatto di una possibile ulteriore accelerazione della transizione all’elettrificazione, ipotizzata dalla Commissione europea, sul tessuto industriale italiano ed europeo, in grado di affrontare questa sfida solo potendo contare su un piano strategico per la riconversione produttiva che in Italia ancora manca”.

Negli otto mesi le auto ad alimentazione alternativa aumentano del 154,8% e rappresentano il 45% del mercato. Il gruppo Stellantis ha immatricolato 1.684.112 auto, il 14,8% in più dell’analogo periodo dell’anno scorso con la quota che passa dal 20,2% al 20,6%. Tra i brand crescono Jeep e Lancia.

(di Amalia Angotti/ANSA).

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