Più spese turisti stranieri, a giugno piú 52%

Pochi turisti ai tavoli dei ristoranti sulla riva del Vin, a Rialto.
turisti ai tavoli dei ristoranti sulla riva del Vin, a Rialto. ANSA/ANDREA MEROLA

ROMA. – La ripresa del turismo in estate, nazionale ma anche in parte di quello straniero, ha fatto riaffluire risorse nel comparto sebbene il passivo rispetto al periodo pre-pandemia resti ancora alto.

Secondo i calcoli della Coldiretti per il solo comparto della ristorazione i mesi estivi hanno portato a incassi per un valore superiore ai 20 miliardi di euro. Per l’associazione “si è rimesso in moto un sistema anche con il green pass che complessivamente  coinvolge 70 mila industrie alimentari e 740 mila aziende agricole lungo la filiera impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,6 milioni di posti di lavoro”. Dal 6 agosto infatti il certificato verde è obbligatorio per i clienti dei locali al chiuso mentre non è necessario per consumare all’aperto.

I dati della Banca d’Italia, riferiti al solo mese di giugno, indicano un’accelerazione della spesa dei turisti stranieri di pari passo con la ripresa del loro arrivo grazie anche alle campagne di vaccinazione. l saldo della bilancia dei pagamenti turistica italiana è così migliorato in quel mese registrando un avanzo di 503 milioni di euro, a fronte di un saldo positivo di 354 milioni nello stesso mese dell’anno precedente.

Le spese dei viaggiatori stranieri in Italia (1.596 milioni) sono aumentate del 52,6 per cento. Certo anche gli italiani sono tornati a muoversi (per lavoro e per vacanze) oltre frontiera: le spese dei viaggiatori italiani all’estero (1.092 milioni), si evince dalle tabelle dell’istituto centrale. sono cresciute del 57,9 per cento.

Ma c’è ancora molto da recuperare. “Tuttavia – ammoniscono i ricercatori della banca –  rispetto a giugno 2019 pre-pandemia, le spese dei viaggiatori stranieri in Italia sono scese del 65,7 per cento, quelle degli italiani all’estero del 55,0 per cento”.

E così, mentre si discute se estendere anche al personale della ristorazione l’obbligo di green pass, la Coldiretti chiede che il “risultato estivo importante non può essere messo arischio dalla ripresa dei contagi e da nuove chiusure che limitano le opportunità dei cittadini e mettono in crisi il primato del Made in Italy nell’enogastronomia a livello internazionale”.

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