Parlamento chiede proroga per le cartelle, ok a Odg

agenzia entrate

ROMA.  – Il parlamento preme per una proroga delle cartelle esattoriali. Dall’Aula della Camera è arrivato un via libera pressochè unanime all’ordine del giorno che arriva dall’opposizione di Fdi, sottoscritto anche da altre forze politiche, al dl Covid che contiene le norme sul green pass in base nel quale viene chiesto al governo di aprire ad un rinvio delle scadenze delle cartelle esattoriali e a una nuova rottamazione.

Dal primo settembre è di fatto ripartito l’invio delle cartelle, anche se con gradualità. L’ Agenzia delle Entrate-Riscossione ha spiegato che saranno circa 4 milioni le cartelle in arrivo entro l’anno, in gran parte affidate all’agente di riscossione poco prima del blocco.

Solo una piccola parte, quindi, rispetto alle 20-25 milioni cartelle ora ferme. Filtrano anche indicazioni sul fatto che in gran parte si tratta della notifica di piccole somme. Circa metà delle cartelle in notifica sarebbero al di sotto dei 300 euro e solo il 10% supera i 10mila euro.

Così, la grande maggioranza delle cartelle di pagamento per le quali entro fine anno è prevista la notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione sono di entità ridotta, tenuto conto anche che il 60 per cento del totale è al di sotto dei 500 euro, mentre solo il 10 per cento delle cartelle supera i 5mila euro.

Ora spetta al governo prendere la decisione finale ma intanto oggi alla Camera è passato il testo dell’ordine del giorno – con la sola astensione di Leu –  con 326 voti a favore, sette contrari e nove astenuti.

Il testo, di cui il primo firmatario è Marco Osnato, impegna il governo nel “quadro complessivo delle esigenze in corso di approfondimento ai fini della predisposizione della prossima manovra di bilancio en el rispetto, comunque, degli equilibri di finanza pubblica, tenendo anche conto, ove possibile, delle differenti posizioni dei singoli contribuenti interessati di valutare l’opportunità di prevedere sia un piano straordinario per prorogare ulteriormente i termini delle notifiche delle cartelle esattoriali riferite al periodo emergenziale pandemico, sia una nuova disciplina della riscossione dei debiti iscritti a ruolo (c.d. “rottamazione quater”), anche attraverso meccanismi deflattivi del contenzioso tributario e di definizione delle liti pendenti e prorogando il termine di validità degli interventi temporanei introdotti alla fine dello scorso anno”.

Il governo è quindi impegnato “a valutare di sospendere gli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall’agente della riscossione o dagli altri soggetti affidatari della riscossione previsti dalla legge”. Del resto è questo un tema al centro della riforma della riscossione che il governo sta studiando

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