Forza alle donne in lavoro e politica in 10 mosse

Una operaia al lavoro in una industria. metalmeccanica
Una operaia al lavoro in una industria metalmeccanica (Ansa)

MILANO.  – Non ci sarà ripresa e sviluppo “se non usando il 100% del nostro talento e della nostra diversità: usare solo la metà dell’energia e delle idee della popolazione non è e non sarà sufficiente e, comunque, non ci sembra una buona idea”. Quello dell’empowerment femminile non è più solo un tema di diritti e di etica “ma anche in modo più cinico un’opportunità economica di rilancio”, lo dicono i ricercatori del The European House – Ambrosetti.

L’eliminazione del gender pay gap e l’aumento del tasso di occupazione femminile (fino ad eguagliare quello maschile per ognuno dei paesi del g20) potrà generare fino a 9 trilioni di dollari di pil aggiuntivo nei paesi G20 (circa 12% del totale), di cui 110 miliardi di euro solo per l’Italia (circa 6,7% del pil italiano), pari a 9 volte l’impatto annuo del PNRR.

Ecco che viene riproposto il decalogo, 10 proposte per il Governo italiano  presentate al G20 di Santa Margherita ligure per promuovere l’empowerment femminile e presentati i 10 principi del Manifesto. No Vision, No Future, ci vuole un piano strategico a lungo termine; migliorare la raccolta di dati  per misurare gli impatti e monitorare i progressi sulla parità di genere.

Incoraggiare un cambiamento culturale oltre gli stereotipi;  Cambiare la percezione del ruolo delle donne nell’economia e nella società;  Rimuovere gli ostacoli che impediscono la parità di accesso all’istruzione e alla formazione e promuovere l’alfabetizzazione economica e finanziaria e l’accesso alle discipline STEM.

Uguale rappresentazione nella politica e nelle posizioni manageriali; Sostegno alla maternità e riequilibrare le attività di cura tra uomini e donne; Migliorare l’imprenditorialità femminile e l’accesso al credito; Chiudere il divario salariale di genere; Zero tolleranza alla violenza

Lascia un commento