Paralimpiadi: Italia rush finale, le medaglie sono 65

Assunta Legnante nel podio.
Assunta Legnante nel podio. (ANSA)

ROMA. – Cento medaglie e piú. E’ un’estate d’oro, oltre che di argento e di bronzo, per lo sport italiano a tutti i livelli, dal calcio alle Olimpiadi, fino alle Paralimpiadi.

A Tokyo é rush finale per i Giochi paralimpici, e la squadra azzurra continua a collezionare podi: quando mancano due giornate di gara, il palmares è salito a 65 podi complessivi (13 ori, 27 argenti, 25 bronzi), che consolidano il nono posto del medagliere e sommati ai 40 podi olimpici delle settimane scorse fanno superare agli azzurri le cento medaglie vinte.

“Complimenti a Pancalli, é un orgoglio per tutto il movimiento sportivo”, dice dall’Italia Giovanni Malago’, presidente Coni, al suo collega del comitato Paralimpico. Le medaglie delle decima giornata, due argenti e cinque bronzi, sono arrivati da atletica, nuoto e canoa.

Allo stadio Olimpico di Tokyo luci della ribalta per Assunta Legnante e il mezzofondista Ndiaga Dieng. La lanciatrice non vedente, giá d’argento nel disco F11, entra in pedana del peso F11 per difendere il doppio titolo di Londra e Rio, ma pesano la pioggia e l’estenuante confronto con l’uzbeka Safiya Burkhanova.

Con il lancio iniziale di 14,26 la pluricampionessa mondiale napoletana va subito in testa, ma la prima posizione dura poco perché la Burkhanova piazza la misura vincente di 14,78 già nella seconda prova. La napoletana fa  14,62 al quinto tentativo che le assicura il secondo posto sul podio.

“C’era freddo, la pedana scivolosa, tutto difficile ma quello c’è stato per tutti – le sue parole – Non può essere una scusa. Purtroppo forse, chiedo anche troppo a me stessa e a 43 anni non è che si può fare più quello che si faceva prima. Non posso dire di non averci provato, ma provarci e non riuscirci non è sufficiente”.

In pista invece, c’è la rivincita di Ndiaga Dieng dopo il quinto posto nei 400 metri. Questa volta l’atleta di origine senegalese e’ in gara nei 1.500 T20, la specialità di elezione, e anche qui trova un bronzo , dietro al britannico Owen Miller, oro, e al russo Alexandr Rabotnitskii, argento.

“Sono contentissimo,  veramente. Ho lavorato tanto per questi 1500 per puntare sempre più in alto, e le mie gambe e le mie capacità mi hanno dato questo risultato. Non vedevo l’ora di salire sul podio, era quello che sognavo. Ora – la conclusione – c’è da lavorare tanto per migliorarsi sempre di più. Io punto forte su Parigi dove voglio fare le Paralimpiadi, e le Olimpiadi negli 800 metri”.Domani è il turno del “trio delle meraviglie”

Martina Caironi, Monica Contrafatto e Ambra Sabatini alle prese con la qualificazione dei 100 T63 per la finale della sessione serale giapponese.

La canoa azzurra é l’undicesima disciplina ad andare a segno, grazie al bronzo di Federico Mancarella singolo 200m KL2 al Sea Forest Waterway. Si tratta della prima, storica medaglia per la Fick, che ha fatto esordio nel mondo paralimpico a Rio 2016. Un regalo di compleanno anticipato per Mancarella che domani fa 29 anni.

“È stata una gara avvincente, combattuta e il pensiero va alla mia famiglia, ai miei compagni di squadra, alla mia società. Le dediche speciali per questa medaglia sono per mio nonno e mia cugina che ci hanno lasciato in questi anni”.

Esulta il ct Stefano Porcu: “Una medaglia storica, che apre il nostro mondo della canoa a quello paralimpicoTutto questo non sarebbe stato possibile senza il grande sostegno del Cip e del suo presidente Luca Pancalli, una macchina che produce sogni e il nostro compito è di realizzarli. Come diceva Jim Morrison, tutti hanno le ali, ma solo chi sogna impara a volare.

Infine il nuoto, vera fabbrica delle medaglie azzurre di questa Paralimpimpiade. Arriva il sesto podio di Tokyo per Stefano Raimondi, che si prende anche l’argento nei 200 misti SM10: “Durante la gara speravo di stare di più con Maksym Krypak,poi oro: ho recuperato un po’ a rana e nel primo 25 dello stile libero, però poi quando lui ha messo le gambe è andato via come al solito. Sono molto stanco, a fine gara non riuscivo nemmeno a uscire dalla vasca…”.

Sono cinque, invece, le medaglie al collo di Giulia Terzi a questi Giochi. La nuotatrice lombarda ha ottenuto il terzo posto nei 50 farfalla S7: 34.32 il suo tempo, 1.33 di ritardo dalla vincitrice della gara, la canadese Dorris, che con 32.00 stabilisce anche il nuovo record mondiale.

La terza medaglia, per il nuoto, arriva grazie a  Monica Boggioni, bronzo nei 200 misti SM5 con 3:39.50. Oro e argento alla Cina, con la Lu prima (3:20.53) e la Cheng seconda (3:20.80). Quarto posto per l’altra azzurra in gara, Giulia Ghiretti (3:40.88).

Ultimo podio della giornata quello della staffetta 4×100 mista composta da Riccardo Menciotti, Stefano Raimondi, Simone Barlaam, Antonio Fantin e Federico Morlacchi. Gli azzurri chiudono in 4:11.20, alle spalle della RPC (4:06.59) e dell’Australia (4:07.70).

Le azzurre del sitting volley hanno chiuso la loro prima partecipazione paralimpica al sesto posto, battute oggi dalle campionesse mondiali della Russia (RPC) 1-3. Palla agli altri azzurri per il rush finale.

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