Regata Storica, è parità di genere in Canal Grande

Un passaggio della Regata delle Donne durante la Regata Storica di una passata edizione
Un passaggio della Regata delle Donne durante la Regata Storica di una passata edizione. ANDREA MEROLA/ANSA

VENEZIA. – E’ ufficialmente finita la ‘battaglia dei sessi’ nella Regata Storica di Venezia, dove fino ad oggi permaneva una differenza di genere nell’ammontare dei premi dei regatanti, come in tanti luoghi di lavoro, più alti per gli uomini, più bassi per le donne.

Con l’edizione di domenica prossima, 5 settembre, le competizioni delle diverse imbarcazioni, dalle ‘mascarete’ delle donne ai ‘pupparini’ dei giovani, per finire con le ‘caorline’ a sei remi e infine i ‘gondolini’ degli uomini, avranno gli stessi compensi per i vincitori.

Nell’ultima riunione di Giunta, l’amministrazione comunale ha aumentato il montepremi di 25.900 euro, consentendo così l’equiparazione degli assegni tra i due generi. La disparità di trattamento economico all’inizio dell’estate aveva agitato le acque della politica nazionale.

Tutto era nato il 23 luglio scorso, da un emendamento presentato dal Pd alla variazione del bilancio comunale, che ‘spostava’ 7.300 euro nei 330.000 complessivi, per portare in pari il montepremi tra uomini e donne nelle gare della Storica. Una modifica ai conti che era stata bocciata dalla maggioranza di centrodestra al Consiglio comunale, e che era stata giustificata, a nome della Giunta, dal delegato del sindaco alle Tradizioni, il leghista Giovanni Giusto, il quale aveva sostenuto come al Comune spettasse ” solo il compito di creare il montepremi, non deciderne la distribuzione, che compete invece al comitato tecnico”, ossia all’associazione dei regatanti.

Un ‘braccio di ferro’ locale tra maggioranza e opposizione che aveva sollevato dubbi e polemiche di carattere politico e culturale, anche sui media e sui social network. In favore della causa delle colleghe si erano espressi anche i campioni maschi dei gondolini, come il plurivincitore della Storica Rudi Vignotto, che da componente dell’associazione di categoria si era battuto “per aumentare i premi delle colleghe”, o Giampaolo D’Este (vincitore di 12 regate), che aveva sottolineato che “tra regatanti non ci sono problemi. E’ giusto che le donne siano trattate alla pari”.

Per troncare le polemiche è intervenuto direttamente il sindaco, Luigi Brugnaro, il quale, in parte correggendo il tiro, ha annunciato che sarebbe stato il Comune a stabilire premi uguali per uomini e donne, e per tutta la stagione, non solo alla Regata Storica, accusando gli oppositori di “strumentalizzare la voga per una battaglia di genere”.

Domenica Venezia tornerà così ad abbracciare le campionesse e i campioni del remo, in un’edizione segnata dal rispetto delle norme anti-Covid. Sulla “Machina”, il grande palco delle autorità che segna l’arrivo delle regate, si potrà accedere con il Green pass, mentre l’accesso alle aree lungo le rive del Canal Grande per assistere all’evento sarà contingentato, con il solo obbligo di indossare la mascherina.

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