Calcio: 10 anni di spese folli, Europa e agenti i padroni

Diversi giocatori sulla copertina di un videogioco della Fifa.
Diversi giocatori sulla copertina di un videogioco della Fifa. Archivio. (ANSA)

ROMA.  – Nell’estate in cui Messi e Ronaldo lasciano rispettivamente Barcellona e Juventus ridisegnando gli equilibri del calcio europeo, e Mbappè é in procinto di un trasferimento da 180-200 milioni di euro, la Fifa redige un bilancio degli ultimi dieci anni di trasferimenti internazionali prendendo in esame come periodo quello che va dal 2011 al 2020: 48,5 miliardi di dollari spesi, al cambio attuale circa 41 miliardi di euro, con l’Europa a farla da padrona, insieme ai procuratori le cui commissioni sono cresciute esponenzialmente.

Quello che subito emerge dal rapporto è come Inghilterra, Spagna e Italia restino le tre superpotenze mondiali. Non a caso dei trenta club che hanno speso di più negli ultimi dieci anni 12 sono inglesi, poi 5 spagnoli e altrettanti italiani, mentre a seguire ci sono la Germania con 3 società, Francia e Portogallo con 2 ciascuno e infine la Russia con un solo club.

Questi 30 da soli hanno speso una somma pari a 22,8 miliardi di dollari in trasferimenti di calciomercato nel periodo in esame, rappresentando una quota del 47% del totale.

Le cinque società italiane che contribuiscono a questi numeri entrando tra le prime trenta sono Juventus, Inter, Roma, Napoli e Milan, ma più ad ampio raggio sono 8.264 i club coinvolti nei colpi di mercato dell’ultima decade. Con un totale di 66.789 giocatori spostati (la maggior parte di loro in categorie di età 18-23 e 24-29) e 200 federazioni affiliate alla FIFA interessate.

Numeri che confermano come l’attività di mercato sia aumentata costantemente negli ultimi dieci anni, a partire dagli 11.890 trasferimenti effettuati nel 2011 fino a un picco di 18.079 nel 2019, per un totale di 133.225 internazionali (prestiti compresi dove svetta l’Udinese, al quarto posto per numero di giocatori girati in a titolo temporaneo ad altre società).

Un andamento che ha portato non solo a crescere nel numero delle operazioni di mercato, ma anche nei soldi spesi: per questo il numero di club disposti a spendere più di 50 milioni di dollari è triplicato tra il 2011 e il 2020 (da appena 9 a 28).

La maggior parte delle società, inoltre, circa il 68,3%, ha avuto un saldo netto positivo dalla loro attività di calciomercato, sebbene meno del 10% di loro abbia realizzato profitti superiori a 10 milioni di dollari. Il report stila anche una classifica dei 70 trasferimenti più onerosi.

Tra tutti spicca quello di Neymar, l’unico sopra i 200 milioni di dollari (ceduto nel 2017 dal Barcellona al Paris Saint-Germain). Poi ben 13 cambi di casacca costati ai club cifre comprese tra i 100 e i 200 milioni di dollari: da Hazard (venduto dal Chelsea al Real Madrid nel 2019) a Coutinho (dal Liverpool al Barcellona nel 2018), passando per Bale (dal Tottenham al Real Madrid nel 2013) e Pogba (ceduto dalla Juventus al Manchester United nel 2016) fino a Cristiano Ronaldo (che i bianconeri avevano comprato nel 2018 dal Real Madrid).

Indicativo come i primi trenta club con saldo positivo non corrispondano a quelli che hanno più speso negli ultimi dieci anni (come City, Real, Psg, Barcellona, Chelsea, Juventus, ecc.). Preoccupante poi il dato che evidenzia come i contributi di solidarietà, con l’importo del 2020 (38,5 milioni di dollari) che rispecchia quello del 2011 (38,0 milioni di dollari).

Il forte calo dei premi di formazione dichiarati evidenzia la necessità della nuova FIFA Clearing House, che dovrebbe essere pienamente operativa a breve.

Sebbene il calo possa essere ricondotto alla pandemia da Covid-19, c’è un altro numero che va a forte contrasto ed l’aumento delle commissioni corrisposte agli agenti, passati da 131,1 milioni di dollari nel 2011 a 640,5 nel 2019.

Insomma, numeri, quelli citati dal rapporto Fifa, che nel 2020, causa Covid, hanno fatto registrare un leggero calo, ma una cosa è certa: anche se in forma ridotta il mercato non dorme mai e questi ultimi giorni che potrebbero portare Mbappe al Real ne sono la dimostrazione.

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