Dopo il rave le polemiche, centrodestra contro Lamorgese

Le operazioni di sgombero nella zona interessata dal maxi rave nel Viterbese andato avanti per giorni, sono terminate a Valentano, Viterbo,
Le operazioni di sgombero nella zona interessata dal maxi rave nel Viterbese andato avanti per giorni, sono terminate a Valentano, Viterbo, 19 agosto 2021. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Finito il rave di Mezzano, oltre ai grossi sacchi dell’immondizia accatastati nell’area del Viterbese, resta una lunga scia di polemiche sulla gestione dell’ordine pubblico e sull’opportunità o meno di sgomberare prima la zona. E’ Matteo Salvini il primo ad attaccare frontalmente la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese: “Una follia. Dovrebbe spiegare agli italiani che le pagano lo stipendio che cosa sta facendo per difendere la salute e la sicurezza degli italiani”.

Ma, con il passare delle ore, è tutto il centrodestra a salire sulle barricate contestando ritardi nell’azione di governo del territorio: “Dopo 6 giorni, un ragazzo morto, danni economici e ambientali, rischi sanitari, termina il rave party al lago di Mezzano, senza che lo Stato abbia fatto nulla per impedire tale scempio. Un Governo serio avrebbe invitato il ministro dell’Interno a dimettersi”, tuona Giorgia Meloni.

Il leader della Lega, che da settimane incalza l’attuale titolare del Viminale su migranti e green pass, finito il mega raduno, non ha dubbi: “Mi sembra che chi occupa in questo momento il ministero dell’Interno non sia adeguato”. Poi, illustra la sua ricetta: “Quando arrivano 8.000 persone con i tir, non puoi mandare l’esercito, devi intercettarli prima. Abbiamo servizi di intelligence, polizia di frontiera, servizi informativi…”.

E chiosa con un passaggio al vetriolo sulla crisi afghana e sulla discussa accoglienza dei rifugiati: “Tra gli uomini, il rischio di infiltrazioni terroristiche e malavitose è alto. Noi non riusciamo a intercettare un rave party di sedicenni e possiamo permetterci di far entrare senza controllo e limiti migliaia di queste persone?”.

Pioggia di critiche anche da Forza Italia. Per Licia Ronzulli a Mezzano è “mancato lo Stato”, “non è stata messa a rischio la sola sicurezza sanitaria, ma anche quella pubblica, è venuto meno un pezzo di legalità”. Il senatore azzurro Roberto Berardi lancia un appello a Lamorgese “affinché alzi il livello di allerta, il rischio è di ritrovarci migliaia di persone in condizioni alquanto precarie sulle nostre spiagge”. E, infine, la deputata Sandra Savino annuncia un’interrogazione alla responsabile degli Interni “per capire come tutto ciò sia potuto succedere”.

Se Fratelli d’Italia punta il dito contro una “una vicenda incredibile” in cui “lo Stato italiano ha, di fatto, rinunciato al controllo del territorio” e chiede un Daspo di 5 anni per tutti gli identificati, Italia viva non risparmia una stoccata per voce del presidente Ettore Rosato: “Tutti siamo soggetti a restrizioni, tranne chi organizza un rave party, dove muore pure un ragazzo. Se ci sono delle regole vanno fatte rispettare ovunque”.

Molto più silente il resto del centrosinistra e il Movimento 5 stelle, fatta eccezione per Roberta Lombardi. L’assessore alla Transizione ecologica della giunta Zingaretti condivide i timori della Regione sul possibile boom di contagi dopo i giorni di festa e non usa mezzi termini: “Non siamo nel Far West. Come è stato possibile arrivare a questo punto? Chi risponderà delle conseguenze sanitarie e ambientali di quanto accaduto?”.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

Lascia un commento