Via libera degli Usa alla terza dose dopo otto mesi

Una donna riceve un vaccino in una clinica in Maryland, USA.
Una donna riceve un vaccino in una clinica in Maryland, USA. EPA/MICHAEL REYNOLDS

WASHINGTON. – Via libera dell’amministrazione Biden al richiamo del vaccino anti Covid. La distribuzione su larga scala delle terze dosi partirà dal prossimo 20 settembre ed è raccomandata dopo otto mesi dalla seconda dose.

La priorità sarà data alle persone più fragili, dunque anziani, malati e persone col sistema immunitario debole.

La svolta è stata annunciata dai vertici delle autorità sanitarie statunitensi nel giorno in cui si è preso atto di un dato più che preoccupante: nella giornata di martedì  è stata superata la soglia dei mille morti in sole 24 ore a causa del coronavirus.

Mai così tanti dallo scorso aprile, quando a curva dei decessi era in già in discesa, mentre ora, soprattutto a causa del diffondersi della variante Delta, torna ad impennarsi.

Nel dettaglio i decessi nella giornata di martedì sarebbero stati 1.017, circa 42 ogni ora, con una media adesso di 769 morti al giorno. Il totale delle vittime dall’inizio della pandemia negli Stati Uniti sale così a oltre 620.000, mentre il numero complessivo dei casi di contagio vola verso i tre milioni.

“I dati disponibili mostrano chiaramente che la protezione contro l’infezione da coronavirus diminuisce con il tempo e, in coincidenza con la variante Delta, iniziamo a vedere una protezione ridotta contro la malattia in forma moderata e lieve”, si legge nella dichiarazione congiunta  della direttrice dei Centri per la prevenzione delle malattie (Cdc) Rochelle Wakensky e del capo della Food and Drug Administration (Fda) Janet Woodcock.

“Abbiamo concluso, proseguono –  che un richiamo sia necesario per massimizzare la protezione da vaccino e prolungare la sua durata”.

Ora prima di procedere si attende che la Fda dia il disco verde definitivo alla terza dose di Pfizer e Moderna. A questa autorizzazione seguiranno le raccomandazioni dettagliate dei Cdc. Ma non tutti sono d’accordo sulla strada intrapresa, con diversi esperti che si dicono perplessi sulla necessità di aprire questa nuova stagione di vaccinazione di massa, spiegando che sarebbe più utile concentrarsi solo sulle persone più deboli e sulla distribuzione dei vaccini nei Paesi ancora molto indietro sul fronte dell’immunizzazione della popolazione.

Anche se dall’amministrazione Biden fanno sapere come si stia già lavorando per andare oltre le 600 milioni di dosi già destinate all’estero da Washington.

Fa discutere intanto la decisione dell’amministrazione federale di estendere al prossimo 18 gennaio l’obbligo di indossare le mascherine sugli aerei, così come su treni e autobus.

La precedente scadenza era stata fissata dalla Transport security adiministration (Tsa) il 13 settembre. I no mask non ci stanno, ma nelle ultime ore devono incassare un altro colpo: uno dei loro leader, il governatore repubblicano e trumpiano del Texas Greg Abbott, è risultato positivo al Covid nonostante fosse pienamente vaccinato, ed ora è in isolamento.

Abbott nelle ultime settimane è stato in prima linea contro l’obbligo delle mascherine e del vaccino, partecipando negli ultimi giorni anche ad affollatissimi eventi nel suo stato, rigorosamente “no mask “e senza alcun rispetto del distanziamento sociale.

Lascia un commento