Moto: in Austria il venerdì di Zarco è da record

Il pilota francese della Ducati Johann Zarco.
Il pilota francese della Ducati Johann Zarco. EPA/JOSE SENA GOULAO

ROMA.  – Johann Zarco al mattino (con record della pista), Iker Lecuona al pomeriggio, mostrando di gradire l’asfalto bagnato da un acquazzone e grandine. É la strana coppia che ha firmato i migliori tempi nelle due sessioni libere del venerdì al Red Bull Ring, dove domenica si corre il GP d’Austria.

Nel frattempo Maverick Vinales, sospeso dalla Yamaha che lo sospetta di aver volutamente cercato di danneggiare il motore, guardava i colleghi da bordo pista, probabilmente chiedendosi se risalirà mai su una due ruote di Iwata.

Il crono del francese della Ducati Pramac (1’22″827) però vale assai di più. Non solo perché è il migliore nella classifica combinata, ma soprattutto perché ottenuto in condizioni di asciutto. Quelle che il meteo promette di riproporre sia durante le qualifiche per la pole di domani, sia in gara domenica, anche se sulle montagne della Stiria il cielo è notoriamente volubile.

Negli ultimi 20 minuti della FP2 il sole è tornato a splendere e Lecuona ha azzardato per primo le gomme slick, mettendo la sua KTM davanti a tutti con il tempo di 1’27″520.

Nella classifica combinata l’italiano più veloce è stato Francesco Bagnaia (Ducati Lenovo), ottavo, in 1’23″903. Pecco è rimasto ai box nel finale dopo essere andato nella ghiaia della curva 4. In evidenza le Suzuki, con il campione del mondo Joan Mir secondo, davanti ad Alex Rins, seppure con distacchi tra gli otto ed i nove decimi.

Sesto il leader del mondiale Fabio Quartararo, nono Marc Marquez (+1″140), 13/o Valentino Rossi (+1″508), preceduto dalle Ducati di Enea Bastianini e Luca Marini. Solo 17/o Jack Miller (+1″701) con l’altra Ducati ufficiale.

E Vinales? Durante la FP1 ha postato su Instagram una storia, accompagnata da un messaggio in inglese e spagnolo: “Un peccato vederlo da fuori. Appena possibile vi darò i dettagli di cosa è accaduto”.

Le immagini degli ultimi giri del GP della Stiria mostrano lo spagnolo rallentare vistosamente rispetto ai tempi medi tenuti nella prima parte della corsa, percorrendo alcuni tratti di pista senza cambiare marcia, con il motore che urla in lotta con il limitatore. Fino al rientro nella corsia dei box quando mancava un giro al traguardo.

A qual punto il sonoro dà l’idea di un motore volutamente maltrattato dal pilota, come a sfogare la frustrazione per un problema inatteso, manifestatosi dopo la seconda partenza. Magari quella frizione nuova, montata durante la pausa, di cui Vinales si era lamentato scendendo dalla sua M1. Forse per l’ultima volta.

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